Nord, Sud, Ovest, Est
1A
Il percorso sull’orienteering viene proposto ai ragazzi di prima media ogni anno con modalità sempre nuove. Grazie all’esperienza sul campo, si imparano i principali rudimenti della geografia e si compiono i primi passi per muoversi con consapevolezza nello spazio. Gli strumenti di lavoro sono le carte geografiche, i punti cardinali e soprattutto l’osservazione e le domande che essa suscita. Fare orienteering non è solo saper scegliere la direzione giusta per raggiungere la meta, ma iniziare a conoscere il metodo, che ha nell’osservazione il primo e prezioso tassello.
E’ stato possibile fare un’attività di orienteering con i nostri alunni per tutti i visitatori quale ultimo momento della visita guidata alla mostra.
Osservare: un atto creativo
1B
L’osservazione non è una passiva registrazione di elementi, ma un attivo porre domande al dato. Questo è ciò che permette di conoscere tanto il contenuto di quel che si sta considerando, quanto lo strumento che lo sta svelando.
La mostra ha inteso presentare il lavoro in corso in narrativa e grammatica, evidenziando il continuo dialogo col testo e le scoperte a cui sta conducendo.
Questa è matematica?
1B, 1C e 3A
Giocare a battaglia navale, riprodurre pavimenti della scuola, costruire mappe della propria classe, raccogliere informazioni sui compagni…
I ragazzi di prima, nelle ore di matematica, si sono cimentati in queste attività che potrebbero far nascere spontanea la domanda: “Questa è matematica?”.
La mostra, attraverso la presentazione di banchi di lavoro, vuole esserne risposta operativa, andando a esplicitare quali siano le azioni fondamentali che caratterizzano il muoversi dei ragazzi dentro questi ambiti e che contribuiscono alla costruzione di un pensiero non solo matematico ma razionale.
Il legame tra tali prime attività e il punto di arrivo di un percorso di matematica di questo tipo è messo in luce da un’ultima sezione della mostra dove i ragazzi di 3A hanno presentato un segmento del loro lavoro sulle pavimentazioni.
Step by step
1D
Come ci si approccia alla conoscenza della lingua inglese?
Il percorso della mostra desidera presentare il lavoro di lingua svolto all’inizio della prima a partire dal dialogo. Abbiamo mostrato come ci siamo approcciati al testo scritto, partendo dalla descrizione dell’immagine, per passare poi all’ascolto, al testo audiovisivo, alla lettura e al role playing.
L’osservazione del dialogo in tutte queste sue declinazioni ci ha permesso di approfondire contenuti lessicali e grammaticali fino a renderci in grado di produrre un dialogo tutto nostro.
Per chi sventola la bandiera blu?
2A e 2B
Cosa ha spinto alcuni stati europei alla fine del secondo conflitto mondiale a unirsi e a formare uno degli organismi mondiali più importanti? Che valore hanno oggi i principi costitutivi dell’Unione Europea? A queste domande i ragazzi di 2A e 2B hanno cercato una risposta partendo dallo studio di due eventi che li hanno colpiti: il referendum nel Regno Unito (23 giugno 2016) e il tentato colpo di stato in Turchia (15 luglio 2016).
Nel corso della visita alla mostra, chiunque ha potuto esprimere il proprio voto entrando in cabina elettorale…
Chi fa la storia?
2C
Nei manuali i nomi che maggiormente spiccano e restano impressi nella mente sono quelli dei grandi re e condottieri che hanno determinato, con le loro scelte e le loro gesta, il corso della storia. Se però si osserva bene, tra le pagine dei libri, troviamo anche uomini ‘comuni’, uomini come noi, che seguendo il proprio desiderio hanno inciso profondamente nella storia del mondo. Alle soglie dell’età moderna abbiamo incontrato tre personaggi emblematici: Santa Caterina da Siena, Giovanna d’Arco e Cristoforo Colombo. La ha inteso ripercorrere, attraverso i documenti, il lavoro svolto in classe su questi tre grandi uomini.
Nella sua parte conclusiva, si è potuto prendere parte attiva al percorso.
Descrivere per comprendere… elementare Watson?
2D e 3C
“Descrivere” è un atto così banale? Attraverso la lettura di alcuni brani d’autore, i ragazzi di 2D hanno scoperto la bellezza della descrizione come strumento per conoscere.
Ci vuole però un grande sforzo per trovare le parole giuste e un’attenta capacità di osservazione per raccontare al meglio ciò che si vede. Spesso infatti si vede qualcosa ma non la si guarda davvero: come dice Sherlock Holmes “il mondo è pieno di cose ovvie che nessuno si cura mai di osservare”. Un bravo investigatore deve essere molto attento per cogliere il legame tra gli indizi e formulare valide ipotesi. Occorre inoltre tener conto di tutte le possibilità in gioco per giungere alla verità di un caso, cercando di immedesimarsi nelle vicende e con le persone coinvolte.
Questo è quanto hanno scoperto i ragazzi di 3C grazie alla visione del film La parola ai giurati, proprio come dei veri investigatori!
Come parte integrante delle spiegazioni, genitori e ragazzi hanno potuto prendere parte alla discussione dei giurati per formulare un verdetto insieme a noi…
¡Mision California!
3C
Prendendo le mosse da un approfondimento sulla conquista dell’America e la formazione delle prime reducciones affrontato in classe lo scorso anno, la mostra ha lo scopo di indagare le origini della California a partire dalla tracce lasciate fino ai giorni nostri. Perché molte delle più famose città californiane hanno nomi spagnoli? O ancora, perché il personaggio più rappresentativo della California è un monaco francescano? Partendo dal contesto storico degli Stati Uniti nel XVIII secolo ci si è proposti di indagare la dominazione spagnola nell’Alta California seguendo le orme di un piccolo gruppo di missionari che nel 1769 sbarcarono in una terra allora sconosciuta e che, grazie all’incontro con la realtà californiana del tempo, diedero vita a piccole missioni che nel tempo sarebbero diventate le odierne metropoli.
Il canto della storia
3B
La storia ci parla e ci comunica momenti del passato attraverso forme varie e inattese come gli inni nazionali, le nuove sensibilità artistiche e musicali che emergono o i canti degli alpini.
Il percorso di Storia e di Musica che viene qui proposto parte dalla seconda metà del XIX sec. fino all’inizio del XX sec. ovvero dalla nascita di due nuove entità storiche, il Regno d’Italia e l’Impero Tedesco, per addentrarsi poi in quell’età spensierata e ricca di novità, la Belle Epoque, che mai avrebbe fatto presagire lo scoppio e la brutalità della Grande Guerra.
Gli alunni hanno cantato alcuni brani su cui la mostra è incentrata al termine delle spiegazioni guidate, per coinvolgere genitori e nuovi studenti nel percorso proposto.
Elections: yes, you can!
3C
Chi è il presidente degli USA? Che poteri ha? Come viene eletto? Partendo da queste domande abbiamo cercato di dare risposta e leggere quello che accade intorno a noi. Il percorso cerca di delineare in maniera semplice alcune istituzioni del governo degli Stati Uniti, concentrarsi in particolare sulla figura del presidente e come viene eletto. Tale lavoro è stato strumento per comprendere maggiormente ciò che è accaduto e accade ora negli USA.
La lingua diventa la chiave per conoscere la cultura e la civiltà di un altro paese.
Sulle orme di Mendel
3D
“Le forze della natura agiscono secondo una segreta armonia che è compito dell’uomo scoprire per il bene dell’uomo stesso e la gloria del Creatore”. (G.J. Mendel)
L’approccio di Mendel al fondamentale problema biologico della trasmissione dei caratteri ereditari è esemplare dal punto di vista dell’impostazione del metodo scientifico; in questa mostra siamo accompagnati ad incontrare lo scienziato, ad apprezzarne la perseveranza, a ripercorrere alcuni pazienti passi del suo lavoro, rivivere le attese e le scoperte, per giungere con lui ad alcune delle geniali conclusioni che egli stesso propose ai contemporanei.
Go Print – Laboratorio di idee
2A, 2B, 2C, 2D (circa 5 ragazzi per classe)
La mostra parte dall’idea di simbolo inteso come un’immagine in grado di parlare di qualcosa d’altro rispetto a sé.
Il lavoro è partito dall’osservazione e dall’analisi del simbolo nel Medioevo per poi analizzare simboli a noi contemporanei e di uso comune come ad esempio i cartelli stradali o i loghi pubblicitari.
Ciascun ragazzo, utilizzando forme e colori per il loro valore comunicativo, ha realizzato un proprio logo personale con lo scopo di rappresentare uno specifico prodotto. A partire da questo è stata realizzata una locandina pubblicitaria in grado di comunicare attraverso testi ed immagini, ma in modo sintetico, un preciso messaggio.
La mostra ha inteso presentare questo percorso attraverso un’esperienza di immedesimazione col lavoro dei ragazzi i quali hanno lavorato autonomamente in laboratorio. Come se questo fosse una vera e propria agenzia pubblicitaria, con tanto di set fotografico, postazioni PC per l’impaginazione e stampante a colori. I visitatori hanno partecipato attivamente al processo creativo, potendo interagire coi ragazzi e divenendo essi stessi protagonisti di una vera pubblicità.
La scatola dentro la scatola
1A, 1B, 1C, 1D, 3A, 3B, 3C, 3D (circa 5 ragazzi per classe)
“Progetta sempre una cosa considerandola nel suo più grande contesto, una sedia in una stanza, una stanza in una casa, una casa nell’ambiente, l’ambiente nel progetto di una città”. (Eliel Saarinen)
La mostra ha esplicitato alcuni aspetti del lavoro del triennio mostrando percorsi progettuali e operativi conclusi e in atto.