Infanzia. In festa con Il mago di Oz

Sabato si è svolta la festa della Scuola dell’infanzia bilingue che ha messo in scena in modo originale la storia de Il mago di Oz.

Attraverso un percorso itinerante, i bambini hanno incontrato i personaggi della storia e sono giunti al cospetto del grande Mago, dove si sono svolti canti e balli per festeggiare la scoperta che in ognuno di noi c’è tutto quello che serve per vivere in pienezza: cuore, cervello e coraggio.

Bambini, genitori e maestre sono stati insieme protagonisti di questa intensa mattinata che ha ripreso le tappe affrontate durante l’anno scolastico.

Che bella festa!

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Secondaria. Cremona, la scoperta della civiltà comunale

Le classi prime hanno avuto l’occasione di conoscere dal vivo alcuni dei più importanti aspetti della civiltà comunale a Cremona. Attraverso l’incontro con i mastri liutai, professione che è rimasta quasi immutata dal Medioevo ed è divenuta simbolo della città, i ragazzi hanno scoperto i passaggi fondamentali della costruzione dei violìni. È stato poi illustrato l’aspetto architettonico della piazza centrale di Cremona, nella quale i ragazzi hanno svolto attività di osservazione volte a comprendere come si svolgeva la vita nei comuni, accompagnati dai docenti di Storia, dalla spiegazione storica della città e del ruolo di primo piano avuto durante le lotte con gli imperatori. Nel pomeriggio i docenti di Arte hanno guidato i ragazzi nella visita al Battistero e nella Cattedrale, luogo centrale per la vita religiosa comunale, illustrando gli aspetti artistici più importanti dell’arte medievale. Anche qui, i ragazzi sono stati accompagnati in attività di osservazione e successivamente di riproduzione della pianta della Chiesa.

Infanzia. Un benvenuto speciale per i nuovi

Al termine degli inserimenti, i bambini grandi, insieme alle maestre, hanno voluto dare un benvenuto speciale ai bambini nuovi e ai loro genitori.
Dopo aver ascoltato canti e poesie, ognuno dei nuovi è stato chiamato per nome. Con la consegna di una medaglia speciale è stato infine comunicato a ciascuno il suo gruppo di appartenenza.
Buon inizio a tutti!!!!

Primaria. Classi terze all’Archeopark

Le classi terze della Scuola primaria della Fondazione Grossman si sono recate presso l’Archeopark in Valle Camonica.

Favoriti da una splendida giornata di sole, gli alunni hanno potuto svolgere tanti laboratori didattici immedesimandosi nell’uomo neolitico.

Una borsa di studio per studenti ucraini

Di fronte al dramma della guerra in Ucraina e alla fuga di numerose famiglie e bambini, la Fondazione Grossman, con il sostegno indispensabile di Fondazione AEM del Gruppo A2A, ha deciso di compiere un gesto concreto di vicinanza istituendo delle borse di studio per sostenere la continuità didattica e facilitare l’inserimento sociale.

Già da aprile scorso la Fondazione ha accolto tre studenti ucraini presso le scuole primaria e secondaria, per l’anno scolastico 2022/2023 abbiamo voluto confermare questa opportunità dando vita a una borsa di studio dedicata.

Su questo progetto abbiamo trovato in Fondazione AEM un compagno di cammino che sostiene con noi l’iniziativa che a oggi vede l’assegnazione di una borsa di studio che garantirà la frequenza gratuita a un’alunna ucraina di tutte le attività curricolari ed extracurricolari della scuola primaria.

Infanzia. Alla scoperta degli animali

Dopo settimane di attesa, finalmente lunedì mattina i bambini della scuola dell’infanzia bilingue hanno vissuto la loro giornata alla scoperta degli animali.

Le tre classi della nostra scuola materna si sono recate in gita presso il parco  faunistico delle Cornelle. Qui, accompagnati dalle maestre, hanno potuto incontrare nuovi animali, imparare i loro nomi e conoscere alcune caratteristiche. Una bellissima giornata passata tra ibis, tartarughe, giraffe, tigri e leoni, un pranzo al sacco insieme agli amici e il ritorno a scuola.

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Scientifico. A scuola di design – incontro con Davide Cevoli

Giovedì 25 febbraio il designer Davide Cevoli ha incontrato gli studenti del primo anno del Liceo Scientifico. Il racconto di genesi e sviluppo di due progetti di prodotto, un tagliaerba e una fresa a controllo numerico, nati nella Scuola di Design del Politecnico di Milano, è stata una vera sfida per i ragazzi.

A partire dalla definizione della richiesta e dall’analisi di mercato si dipana un processo creativo espresso attraverso schizzi euristici, disegni in scala, dettagli esecutivi, mockup, modellazioni tridimensionali.

Non mi sono inventato niente, ho solo guardato a quello che c’era già.

L’acuta osservazione del designer stabilisce nessi nuovi fra dettagli dell’esperienza quotidiana, aggirando gli ostacoli con entusiasmo per rispondere a necessità concrete. Uno dei due progetti, la fresa, viene ingegnerizzato e prodotto: è talmente innovativo che permette a Davide e ai suoi soci di fondare una start up che ne porta il nome, Goliath.

I problemi da risolvere sono tuttavia ancora molti. Gli studenti hanno ragionato, infatti, sulle implicazioni pratiche della realizzazione: precisione del taglio, produzione di scorie, durezza delle lame, dimensione relativa delle diverse componenti e costi di produzione.

Le domande degli studenti e dei docenti riguardano anche il percorso di formazione di Davide. Un percorso che l’ha portato a frequentare il Liceo Scientifico, sviluppando una grande passione per il disegno e la tecnologia, e si è spinto fino al Master in Design & Engineering del Politecnico. All’incontro hanno potuto partecipare anche gli studenti del quarto e quinto anno dei Licei interessati al campo del Design nell’ambito delle iniziative per l’Orientamento universitario.

Licei. Rispetto delle regole, rispetto della persona

Giovedì 22 gennaio, nell’ambito dei laboratori PCTO finalizzati all’orientamento post diploma, si è svolto l’incontro Rispetto delle regole, rispetto della persona con Marta Cartabia, docente universitario di Diritto costituzionale e presidente emerita della Corte Costituzionale.

Gli studenti si erano preparati con i loro docenti di filosofia su un suo testo inerente alla tematica del rapporto tra rispetto delle regole e libertà personale. Tutti i ragazzi delle classi quarte e quinte hanno potuto interloquire in collegamento e porre le loro domande alla professoressa.

Siamo profondamente grati alla docente e ad altri validi studiosi che come lei ci stanno dando la disponibilità, gratuitamente e con passione, ad accompagnare i nostri studenti nell’impegnativa scelta dell’indirizzo universitario e nella comprensione dell’attualità. I nostri giovani hanno infatti bisogno di esponenti della cultura, del mondo del lavoro e delle istituzioni che abbiano la sensibilità di mettersi al loro servizio, parlando a e con loro, soprattutto in questo periodo in cui la demotivazione allo studio e la dispersione scolastica stanno raggiungendo livelli drammatici.

Le costituzioni

La Costituzione nasce e vive nell’esperienza di un popolo. I principi costituzionali, che esprimono ideali e valori altissimi – come la libertà, l’eguaglianza, la dignità umana e la solidarietà – non hanno in sé stessi le risorse per attuarsi. Essi devono trarre la loro linfa dal vissuto della comunità, dalla cultura condivisa, dalle risorse umane esistenziali che il diritto da solo non è in grado di generare. Il diritto è come l’argine di un corso d’acqua: imprime una direzione alla corrente, la orienta verso il suo scopo, ne contiene il potenziale distruttivo. Ma la sorgente dell’acqua è collocata a monte, viene prima, precede il mondo giuridico”. Con queste parole Marta Cartabia, ha concluso il suo intervento durante l’incontro con gli studenti di quarta e quinta dei licei della Fondazione Grossman.

Un dialogo, quello tra i ragazzi e la professoressa Cartabia, iniziato da una domanda sulla parola rispetto: rispetto delle leggi, rispetto della persona, rispetto dell’altro. Una parola che risulta tra quelle fondamentali della Costituzione del nostro Stato e che dovrebbe stare alla base della nostra convivenza politica, sociale ed economica.

La parola rispetto

Che cosa c’è bisogno perché una parola così decisiva possa diventare realmente esperienza, dato che neanche il ripeterla o renderla legge sembra garantire la sua attuazione? 

A partire da questa domanda la presidente Cartabia ha accompagnato gli studenti in un percorso alla scoperta del diritto e della legge. Ha così illustrando i diversi significati giuridici della parola rispetto a partire da fatti di cronaca e da momenti decisivi per la storia del mondo giuridico: dalla dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d’America del 1776 alla nascita della Costituzione repubblicana del 1948, dalla lotta contro l’apartheid, fino alla sconfitta della segregazione razziale. Alcuni brani della letteratura classica e contemporanea, dall’Antigone di Sofocle a Ciaula di Pirandello hanno punteggiato il dialogo, offrendo agli studenti immagini vivide, capaci di rendere comprensibili anche i concetti giuridici più complessi.

In conclusione ha sottolineato come le Costituzioni non siano la descrizione di una realtà acquisita una volta per tutte, ma siano sempre una meta da conquistare e da riconquistare giorno per giorno, come anche la storia delle più consolidate democrazie mostra proprio di questi tempi e come ha espresso Benedetto XVI nella Spe Salvi, 24: “Poiché l’uomo rimane sempre libero e poiché la sua libertà è sempre anche fragile, non esisterà mai in questo mondo il regno del bene definitivamente consolidato. […] Se ci fossero strutture che fissassero in modo irrevocabile una determinata – buona – condizione del mondo, sarebbe negata la libertà dell’uomo, e per questo motivo non sarebbero, in definitiva, per nulla strutture buone”.

Il rispetto nell’esperienza quotidiana

Molti i messaggi pervenuti da parte degli studenti attestanti l’apprezzamento per l’incontro e il desiderio di continuare il dialogo. Proponiamo qui il contributo pervenuto da una studentessa che ripercorre i punti salienti della lezione.

Giovedì 20 gennaio abbiamo partecipato a un incontro sulla tematica del rispetto tenuto dalla professoressa Marta Cartabia, Presidente emerito della Corte Costituzionale.

A seguito di un lavoro svolto in classe con i nostri docenti, che prevedeva la lettura di un documento (scritto dalla stessa relatrice) dedicato ad approfondire alcune tematiche legate alla costituzione e al rispetto, sono sorte alcune questioni. In particolare la domanda di fondo emersa dalle perplessità di noi studenti riguardava la relazione tra il rispetto delle leggi e delle persone e la sua attuazione nell’esperienza quotidiana.

Tre livelli di rispetto

Per rispondere a questa domanda la relatrice ha ritenuto opportuno distinguere tre diversi livelli di rispetto: delle leggi da parte dell’uomo, nei confronti dell’uomo da parte delle leggi e tra le persone, gli uni versi gli altri.

Prima di addentrarsi nelle differenze che caratterizzano questi aspetti, è stato di grande aiuto puntualizzare la differenza tra ragionevolezza e razionalità di una legge. Quando una regola è verificata e confermata dall’esperienza allora la si può considerare ragionevole; se invece ci si limita a considerarla esclusivamente dal punto di vista della sua tenuta logica si applica una razionalità che non necessariamente porta alla giustizia.

Una legge ragionevole ha l’intento di preservare un’autentica esperienza umana e sociale ponendo un limite come un argine fa con il fiume: in questo modo la legge del più forte, teorizzata da Hobbes e riassunta nel celebre motto homo homini lupus, viene meno attraverso un utilizzo più responsabile della libertà umana.

Proprio sul tema della libertà si basa la relazione tra il rispetto delle regole e la sua attuazione nell’esperienza. Come suggerisce il Papa emerito Benedetto XVI nella sua enciclica Spe Salvi, se un uomo proponesse una organizzazione legislativa ritenuta come in sé perfetta, questa non sarebbe tale dal momento che non terrebbe in conto la libertà umana.

Ritengo che questo incontro sia stato molto utile e abbia offerto diversi spunti per la riflessione personale.

(Marta Dipilato 5k)

Il Presepe è vivente

Nei giorni scorsi di fronte alla capanna della Natività, costruita da alcuni docenti, si sono svolti alcuni semplici gesti a testimoniare che il Presepe è vivente! Vivente in tutti i momenti realizzati dalle scuole durante l’Avvento, tempo vero di attesa della nascita del Salvatore.

Il video attraverso alcune interviste, le immagini girate a scuola e i canti realizzati da genitori, docenti e l’Accademia Ambrosiana, vuole testimoniare tutto questo ribadendo che il Presepe è vivente!

La maturità di Francesca, dall’ospedale al 100

Ogni cosa che prima sembrava scontata o una banalità era un’occasione, un evento straordinario. Sono tornata con molta più consapevolezza di prima. Anche nello studio. Ho sempre studiato molto, è vero, ma l’approccio è stato diverso: ho iniziato a gustarmi ogni pagina. Avevo perso tutto, l’ho riconquistato e l’ho elevato al massimo“. 

Questo uno dei passaggi centrali del bellissimo articolo che Il Giorno ha dedicato a Francesca Bernini, nostra studentessa del Liceo Scientifico, che quest’anno si è diplomata con 100 dopo un lungo periodo passato in ospedale. Un ringraziamento speciale alla giornalista Simona Ballatore che ha voluto e saputo raccontare con tatto e passione questa storia.

A questo link è possibile leggere l’articolo La maturità di Francesca, dall’ospedale al 100