Nella giornata conclusiva dell’uscita didattica, le classi 3A e 3D hanno fatto un salto indietro di un secolo esatto, visitando sul Carso i luoghi della Grande Guerra.
Le doline, le trincee e i reperti ci hanno resi testimoni di un fatto che, nella sua recrudescenza, ha segnato tutta l’Europa. Ciò che i ragazzi hanno studiato sui manuali è diventato esperienza, un incontro, anche tramite le poesie di Ungaretti che ci hanno accompagnato favorendo l’immedesimazione con quei tragici fatti storici.
Cosa lasciano questi giorni?
Un’eredità di memoria, e dunque di coscienza, rinnovata in ognuno di noi, fossimo alunni o docenti. Già, perché anche gli adulti possono (e devono) sempre imparare.
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Il giorno della memoria – DAY 2
Cos’è la memoria? È un fatto del passato che determina, plasma, resta inciso nel presente.
La seconda giornata dell’uscita didattica è stato il giorno della memoria e dell’immedesimazione con quanto accaduto nella Seconda Guerra Mondiale, dalle leggi razziali alla creazione e la vita del campi di concentramento, che sarebbe meglio chiamare per ciò che sono stati: campi di sterminio.
È possibile in questi luoghi “restare vivi anche nella parte interna”, come ci testimonia Guareschi nel suo Diario clandestino?
Questa domanda, leggendo i suoi testi davanti alle celle dei prigionieri o ai resti del forno crematorio, ha assunto un nuovo valore agli occhi di tutti noi. Lo stesso vale davanti alla terribile esperienza delle foibe. E davanti ad esperienze come questa che un uomo come Pasolini, che perde il fratello nei combattimenti contro i titini, scrive: “la vita consiste prima di tutto nell’imperterrito esercizio della ragione”.
Il silenzio degli alunni è stato dettato dalla testimonianza storica che la Risiera di San Sabba e le Foibe di Basovizza ancora oggi lasciano alle nostre coscienze.
Lasciamo questi luoghi certi di un’eredità e di un compito al quale ognuno è chiamato a rispondere nella quotidianità.
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Sulle orme di Saba – DAY 1
Il primo giorno dell’uscita didattica delle classi 3A e 3D della Scuola Secondaria di i grado della Fondazione Grossman si è svolto ripercorrendo le orme di uno dei maggiori poeti e uomini di cultura del Novecento: Umberto Saba.
La lettura delle sue poesie ci ha guidato lungo le vie della città di Trieste, crocevia di culture e di lingue, ma soprattutto le parole semplici ma toccanti ce l’hanno fatta vivere e scoprire. Il lavoro sul campo ha entusiasmato i ragazzi, che guidati dai docenti hanno letto e analizzato Trieste, Città Vecchia e Il Molo, immedesimandosi con le parole del poeta.
Accanto alle parole scritte, le immagini, gli scorci della città dall’alto della Chiesa di San Giusto.
La giornata si è conclusa con la visione del film Operazione Valchiria, per proiettarci sul contenuto della seconda giornata: il Secondo Conflitto Mondiale.
L’avventura continua!
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