Liceo Classico – Uscita didattica a Siena

«L’argomentare è un tipo di mossa discorsiva in cui noi non ci limitiamo a esprimere o comunicare opinioni, idee, proposte, desideri, progetti, ecc., ma li vogliamo giustificare, dimostrare con il ragionamento. In altri termini, assumiamo l’impegno a un atteggiamento critico verso noi e gli altri».
E. Rigotti
 

Le due classi del biennio del Liceo Classico della Fondazione Grossman si sono recate a Siena nei giorni del 21 e 22 Aprile accompagnate da tre docenti e guidate da due storici medievali invitati dalla scuola.
L’uscita didattica si è strutturata seguendo il percorso delle ragioni che hanno portato a costruire la città nella sua forma ancora sostanzialmente intatta nel tempo, rendendola così comprensibile, fino a conoscerla intuendone il nesso con sé.

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Liceo Scientifico – Uscite didattiche a Padova e Madrid

Uscita didattica classi terze – Padova

Sabato 23 Aprile le classi terze del Liceo Scientifico della Fondazione Grossman si sono recate a Padova alla scoperta di una delle più importanti scuole artistiche trecentesche e quattrocentesche.
I ragazzi hanno potuto studiare direttamente i grandi cicli di affreschi della Cappella Scrovegni, del Battistero del Duomo e dell’Oratorio di San Giorgio alla scoperta di alcuni dei grandi caratteri anticipatori dello stesso Umanesimo. Infine è stato possibile trovare la conferma della bontà di questa ipotesi negli affreschi del 1453 della Cappella Ovetari di Andrea Mantegna e nelle opere scultoree di Donatello presenti presso il sito della Basilica del Santo.

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Uscita didattica classi quarte – Madrid

Nei primi giorni di maggio le classi quarte del Liceo Scientifico hanno visitato Madrid, scoprendo attraverso la sua arte e architettura, un percorso tracciato nella storia dal governo e dal popolo della capitale spagnola e che accomuna la città alle scelte politiche, sociali e culturali degli analoghi centri europei.
Il tema di fondo dell’uscita didattica è stato il rapporto tra uomo e potere, tra governo e servizio alla luce delle scelte operate dai governi madrileni tra ‘500 e ‘900.
In particolare si sono presi in considerazione due differenti periodi sotto i quali la città si è sviluppata: tra ‘500 e ‘600 la stagione asburgica iniziata da Carlo V e tra ‘700 e ‘800 la dominazione borbonica cominciata sotto Filippo V. Le diverse casate sono state ben rappresentate dalle due differenti regge di San Lorenzo dell’Escorial, un palazzo/monastero, e dal Palazzo Reale in centro a Madrid, costruito a partire dai grandi modelli di regge europee settecentesche.
Al Museo del Prado ci si è soffermati davanti ai principali autori di fama mondiale che hanno descritto in ritratto le diverse casate: Tiziano, Velasquez, Goya. Si è anche preso in considerazione la stagione più recente della Madrid ottocentesca e novecentesca, con la visita della Gran Via, della stazione di Atocha, del Museo Reina Sofia dando particolare attenzione al capolavoro Guernica di Pablo Picasso.

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Primaria – Uscite didattiche all’Isola Comacina e ad Aosta

Uscita didattica classi quarte – Isola Comacina

Le classi quarte della Scuola Primaria della Fondazione Grossman si sono recate in gita presso l’Isola Comacina, unica isola del lago di Como.
Nonostante la giornata terribilmente piovosa e ventosa, l’uscita didattica ci ha permesso un contatto diretto con l’ambiente lacustre studiato quest’anno in geografia. Esplorando il territorio abbiamo riconosciuto aspetti naturalistici trattati insieme in classe, avendo la possibilità di ritrarre dal vivo tutta la bellezza offerta dalla natura del luogo.
La gita sul battello intorno all’isola ci ha permesso di godere di una splendida vista durante la navigazione fino a Varenna, sita sull’altra sponda del lago.

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Uscita didattica classi quinte – Aosta

Giorni bellissimi in valle d’Aosta coi nostri ragazzi di quinta!
Acrobazie sugli alberi in mezzo al bosco, tra le montagne innevate, serata tra scenette e giochi organizzati fino alle ore piccole…
Quante risate insieme!
E poi che bella Aosta… abbiamo scelto di visitare questa città per scoprire i resti della civiltà romana studiata in classe: il teatro,  l’arco e il suo  ponte sotto il quale, naso all’insù, abbiamo contato le pietre che lo formavano. Abbiamo visto sul campo l’ingegno e l’ardita spinta architettonica in età romana.
Abbiamo  incrociare le altre scolaresche guidate dagli insegnanti e noi seduti per terra ad ascoltare i nostri ragazzi che spiegavano  ai compagni  quel che avevano preparato a scuola con noi maestre.
Due giorni di conoscenza e divertimento insieme!

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Secondaria I grado – Una lezione possibile: grammatica e geometria

È possibile che la grammatica e la geometria dialoghino tra loro? Di più: è possibile che l’una possa essere supporto all’altra e viceversa?

A questa sfida la classe 3A della Scuola Secondaria di 1° grado ha risposto affrontando una lezione nella quale le docenti di Lettere e Matematica hanno svolto l’analisi degli enunciati che costituiscono le definizioni dei principali solidi studiati nell’anno (in particolare la definizione di SOLIDO e di PRISMA).
Ciò ha permesso agli studenti, da un lato, di scoprire che la grammatica è uno strumento che aiuta la comprensione del testo; dall’altro, consente di appropriarsi dei concetti espressi dalle definizioni con una nuova sicurezza, tale da permettere loro di stabilire nessi significativi tra un testo e l’altro.
Una nuova occasione per scoprire come le discipline, osservando da diversi punti di vista la medesima realtà, sono in grado di cooperare e sostenere lo sviluppo di uno sguardo consapevole sulla di essa.

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Secondaria I grado – “Il buio oltre la siepe”

Due studentesse della classe 3B della Scuola Secondaria di I° grado ci raccontano il lavoro interdisciplinare di inglese e italiano svolto quest’anno in classe sul romanzo “Il buio oltre la siepe”.

 

Quest’anno durante le ore di narrativa abbiamo letto il romanzo Il buio oltre la siepe di H. Lee.
Il libro affronta, tra le varie tematiche, quella delle discriminazioni razziali nell’Alabama negli anni trenta del novecento. La narrazione si sviluppa attraverso il punto di vista di una bambina di sei anni, Scout Finch, il cui padre è un avvocato che, opponendosi ai pregiudizi della città di Maycomb in cui vive, difende un uomo di colore, Tom Robinson.

Durante le ore di inglese abbiamo studiato le vicende storiche in cui è ambientato il romanzo: ci siamo interessati alle ingiustizie subite dalle persone di colore negli Stati Uniti d’America e abbiamo incontrato alcune figure storiche provenienti dal sud del paese che si sono coinvolte nella lotta per i propri diritti.

Per scoprire i nessi fra le due discipline le insegnanti ci hanno proposto un lavoro di traduzione di due brani particolarmente significativi tratti dal romanzo. Suddivisi in gruppi, abbiamo lavorato nel laboratorio di informatica servendoci di dizionari on-line; in un secondo momento abbiamo confrontato le traduzioni. Inaspettatamente i testi sono stati interpretati in modo molto differente perché alcuni gruppi hanno seguito una traduzione più letterale; altri invece hanno avuto la preoccupazione di cogliere il significato complessivo della frase; altri ancora, ricordando la lettura già affrontata in classe, ne hanno seguito la linea. In particolare la differenza di traduzione è emersa riguardo al nome mockingbird, parola presente nel titolo originale del romanzo: To kill a mockingbird. Infatti, le versioni variavano da merlo, nome scelto già nella traduzione italiana ufficiale del romanzo; tordo, termine presente sul dizionario; passero, animale europeo equivalente al tordo sbeffeggiatore, che invece è presente solo nel continente americano. La riflessione circa questa scelta di traduzione ci ha portati a discutere in merito al titolo del romanzo nella versione italiana. Abbiamo ipotizzato che il titolo originale tradotto in italiano non sarebbe riuscito a suscitare nel lettore un’immagine chiara ed efficace in quanto il mockingbird è a noi sconosciuto. To kill a mockingbird è però un titolo capace di riassumere i due aspetti principali del romanzo: l’innocenza di Tom Robinson e i pregiudizi verso Boo Radley, vicino dei Finch, vittima delle dicerie di Maycomb. Entrambi i personaggi rispecchiano l’innocenza del mockingbird. Il titolo italiano invece si concentra unicamente sul mistero di Boo Radley: le due case sono infatti separate da una siepe.

Questo lavoro ci è servito a capire il vero significato del romanzo e a farci accorgere che i numerosi e nascosti rimandi che l’autrice scrive sono sempre collegati all’argomento principale: i pregiudizi verso gli innocenti. Inoltre ci siamo resi conto che tradurre non significa riportare letteralmente da una lingua all’altra parola per parola, ma cogliere il significato profondo della lingua d’origine e riproporlo in un’altra lingua.

Alice ed Elena, 3B

 

 

Secondaria I grado – Corso di conversation in lingua inglese

Quest’anno alle classi seconde della Scuola Secondaria di I° grado è stato proposto un corso opzionale di conversation in lingua inglese per rafforzare il lessico e la speaking sulle principali funzioni comunicative affrontate nei primi due anni del percorso. Lo scopo è stato anche motivazionale, per vincere la paura di esprimersi in lingua straniera che spesso gli alunni devono affrontate.
Durante le lezioni i ragazzi sono stati guidati ad un approfondimento attraverso giochi, canzoni e video. Con questa modalità di lavoro ognuno è stato interpellato. Ogni lezione si è conclusa con un role play: i ragazzi hanno lavorato a coppie per creare dialoghi in cui rielaborare quanto appreso in modo semplice ma del tutto personale.
Per valorizzare l’impegno e la partecipazione al corso durante l’ ultima lezione sono stati consegnati gli attestati di partecipazione, piccolo segno di un divertente percorso svolto insieme.
Prof.sse Forlani e Manzotti

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Primaria – Uscite didattiche alla cascina Baraggia Roma e cascina Caiella

Uscita didattica classi seconde – Cascina Caiella 

Gli alunni delle classi seconde della Scuola Primaria della Fondazione Grossman ci raccontano la loro gita in Cascina alla scoperta delle Api.

Per andare in gita alla cascina Caiella abbiamo preso il pullman che è arrivato un po’ in ritardo. Sul pullman abbiamo cantato. Quando siamo arrivati alla cascina Caiella ci ha accolto Paola. Durante la mattinata Paola ci ha spiegato tante cose sulle api. Abbiamo sentito parlare anche delle arnie. Abbiamo scoperto che le api lavorano tutto il giorno, a parte il fuco che non fa niente. Ogni ape ha il suo ruolo. In un alveare le api sono circa 60.000. Solitamente c’è una sola ape regina che viene marcata dall’apicoltore con un pallino di smalto sul torace. L’ape regina esce dall’alveare solo per il volo nuziale, a meno che non ci sia la sciamatura. Per fare un chilo di miele le api fanno 60.000 voli.
Successivamente siamo andati a vedere le arnie in un campo. Tornando alla cascina abbiamo assaggiato le fragole che abbiamo raccolto nell’orto. Poi abbiamo visto tante cose: dei campi di asparagi, delle serre con dentro delle verdure tipo zucchine con i fiori di zucca, lattuga e pomodori. Infine abbiamo visto anche dei ciliegi con tante ciliegie che non erano ancora tutte mature.
Quando siamo arrivati alla cascina ci hanno fatto vedere un telaino dentro a un contenitore trasparente. Il telaino era pieno di api vive. Abbiamo visto pure delle api spazzine che stavano buttando via una sporcizia. Nel telaino non c’era l’ape regina.
Prima di pranzo ci hanno fatto assaggiare una fettina di pane con due tipi di miele, uno era castagno, l’altro era acacia.
Dopo mangiato abbiamo fatto dei laboratori: in uno abbiamo fatto le candele di cera, nell’altro laboratorio abbiamo riprodotto il mondo delle api utilizzando dei costumi.
Finita la recita ci hanno regalato dei libretti sulle api, poi siamo risaliti sul pullman e siamo tornati a scuola. Durante il viaggio abbiamo dedicato una canzone all’autista.
È stata una bella giornata, ci siamo divertiti tanto e abbiamo scoperto tante cose sulle api.

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Uscita didattica classi prime – Cascina Baraggia Roma

Le classi prime della Scuola Primaria si sono recate alla cascina Baraggia Roma, in provincia di Milano.
Dopo aver ascoltato una storia che li ha introdotti alla giornata, i bambini si sono avventurati nel bosco a scoprire gli odori della natura e ad osservare i colori della primavera.
Insieme alle loro maestre si sono divertiti a raccogliere fiori, foglie e fragoline per poi adornare con impegno e creatività il vestito della “signora Primavera”.
È stata una bellissima giornata trascorsa insieme, a contatto anche con i tanti animali presenti!

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Secondaria I grado – Uniti nella diversità: l’Unione Europea con Giacomo Gentile

Le classi 2A e 2C della Scuola Secondaria di I grado della Fondazione Grossman hanno incontrato in Aula Magna Giacomo Gentile, responsabile presso un’importante organizzazione internazionale, per scoprire cosa sia e come sia nata l’Unione Europea.
A partire dallo studio degli stati europei affrontato in classe, è stato utile conoscere il contenuto e l’importanza di un nome così spesso citato nelle notizie quotidiane ma forse non pienamente conosciuto dai ragazzi. Attraverso immagini, personaggi e avvenimenti, Gentile ha raccontato le fasi fondamentali dello sviluppo dell’organismo sovranazionale, sottolineando che l’Unione Europea è stata una sorta di miracolo perché nata in un’Europa in macerie dopo le due guerre mondiali. Ciò che ha originato questa unione è stato il desiderio di uomini come Winston Churchill, Konrad Adenauer, Alcide De Gasperi, Robert Schuman, di provare a camminare insieme e di iniziare a costruire la pace. Questo ideale si è realizzato, portando l’UE a vincere nel 2012 il premio Nobel per la Pace. Gentile ha anche osservato che noi europei spesso non ci rendiamo conto della situazione di democrazia e di salvaguardia dei diritti umani che l’UE ha generato: abbiamo dovuto riscoprire la preziosità di questa unione nel novembre del 2013, grazie al sacrificio di ucraini che hanno lottato per aderirvi.
L’incontro ha permesso di prendere coscienza di cosa significhi essere Europei oggi e delle radici ideali dell’Unione Europea, e ha introdotto nei ragazzi il desiderio di continuare a «…costruire un’Europa che non perda mai lo spirito ideale dell’inizio: la pace e la collaborazione per il bene comune di tutti» (De Gasperi).

Le professoresse di Lettere

 

Secondaria I grado – Imparare a descrivere con Andersen e Van Gogh

Nelle classi prime, durante l’ora di narrativa, abbiamo letto la fiaba La sirenetta di Andersen. I ragazzi si sono subito accorti che era una fiaba diversa dalle altre lette perché iniziava con una lunga e dettagliata descrizione del fondale marino. Osservando gli aggettivi, i nomi e le similitudini che Andersen ha scelto, abbiamo scoperto che con queste parole l’autore ci permette di immedesimarci e immaginare chiaramente l’ambiente descritto.

A partire da queste osservazioni abbiamo affidato ai ragazzi il compito di scegliere la foto di un paesaggio e di descriverlo imitando lo stile di Andersen.
I lavori svolti ci hanno sorpreso perché da essi emergeva una capacità di osservazione e già una cura nella scelta delle parole e delle similitudini. Abbiamo perciò dedicato del tempo alla lettura delle descrizioni in classe ed è stato un momento di lavoro molto interessante: i ragazzi si sono ascoltati e vicendevolmente corretti quando la descrizione non era adatta all’immagine scelta perché ne esagerava dei dettagli o ne dimenticava altri, non rendendo possibile quell’immedesimazioni sperimentata nella lettura di Andersen. Così, ancor prima che noi docenti sottolineassimo a parole il criterio per scrivere una buona descrizione, loro lo avevano già fatto proprio dall’esperienza della lettura.

Per continuare il lavoro abbiamo deciso di investire proprio sul desiderio dei ragazzi che la descrizione rispecchi realmente l’immagine e permetta così di conoscerla, leggendo insieme a loro la descrizione che Van Gogh fa di un suo dipinto (Ragazza in un bosco). Abbiamo osservato insieme con quanta cura il pittore descriva ogni sfumatura di colore e ogni dettaglio ponendolo il relazione con ciò che lo circonda. Per imparare da Van Gogh abbiamo proposto ai ragazzi tre dipinti da descrivere.

Di seguito potete leggere il testo di Van Gogh citato e alcune descrizioni dei quadri fatte dai nostri alunni, realizzate a partire dal seguente quesito: “Guarda il dipinto e descrivilo con nomi, aggettivi e similitudini. Fai attenzione a descrivere proprio quello che c’è nel dipinto e a scegliere i nomi, gli aggettivi e le similitudini che facciano capire quello che nel dipinto è rappresentato.”

 

Ragazza in un bosco, Van Gogh

Descrizione di Marco, 1A

Descrizione di Cecilia, 1B

Descrizione di Giulia, 1C

Descrizione di Marta, 1D