Il Presepe è vivente

Nei giorni scorsi di fronte alla capanna della Natività, costruita da alcuni docenti, si sono svolti alcuni semplici gesti a testimoniare che il Presepe è vivente! Vivente in tutti i momenti realizzati dalle scuole durante l’Avvento, tempo vero di attesa della nascita del Salvatore.

Il video attraverso alcune interviste, le immagini girate a scuola e i canti realizzati da genitori, docenti e l’Accademia Ambrosiana, vuole testimoniare tutto questo ribadendo che il Presepe è vivente!

Nuovo direttore generale

Dal primo gennaio 2021, il Direttore Generale Ing. Gerardo Vitali, lascerà la nostra Fondazione.

Non possiamo che ringraziarlo per il ruolo fondamentale svolto negli ultimi due anni nella gestione della Fondazione che ha contribuito alla crescita delle nostre scuole e apportato nuove importanti soluzioni per gli studenti, per il personale e per le famiglie. Inoltre è stato decisivo per affrontare, con competenza e prontezza, anche l’emergenza sanitaria in atto.

Consapevoli che da gennaio coglierà un’opportunità lavorativa in altra scuola paritaria, auguriamo all’Ing. Vitali un futuro pieno di soddisfazioni, continuando a collaborare alla grande e delicata sfida educativa che riguarda tutti noi.

Siamo lieti di comunicare che a partire dal primo febbraio 2021, l’incarico di Direttore Generale sarà affidato alla Dott.ssa Francesca Nava. Laureata in economia e commercio presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, la Dott.ssa Nava ha maturato una pluriennale esperienza nella Fondazione Filarete di Milano, ricoprendo diversi ruoli gestionali e acquisendo solide competenze.

Inoltre, la Fondazione ha deciso di avvalersi dal 1 dicembre 2020 della collaborazione del Dott. Andrea Giussani, già presidente del Banco Alimentare: con la vasta esperienza manageriale maturata in grandi realtà aziendali, il Dott. Giussani collaborerà con il nuovo Direttore Generale nell’analisi, nella revisione e nel miglioramento dei processi amministrativi e gestionali della Fondazione.

Alla Dott.ssa Nava e al Dott. Giussani, rivolgiamo un augurio di buon lavoro e, con l’occasione, esprimiamo sentimenti di viva gratitudine a tutto il personale docente e non docente, alle famiglie e agli studenti per l’affezione, la disponibilità e l’attenzione dimostrata in questi “strani giorni” che interrogano così profondamente la nostra opera e la nostra umanità.

Educare sempre, educare insieme

Mercoledì 25 novembre si è svolto l’incontro Educare sempre, educare insieme, il primo evento organizzato dalla neonata Dimensione cultura. L’appuntamento è nato dal desiderio di un dialogo con Don Josè Claveria, rettore della Fondazione Sacro Cuore di Milano, e Francesco Fadigati, rettore della scuola La Traccia di Calcinate (BG) per essere aiutati a cogliere e a rispondere alla preziosa opportunità di educare che queste circostanze ci impongono.

Cosa è essenziale oggi nell’educazione?

Come possiamo aiutarci e sostenerci tra adulti nello stare di fronte alle sfide che la realtà pone a noi e ai nostri figli?

Il progetto Dimensione cultura nasce con l’intento di approfondire le tematiche e gli argomenti che via via emergono come bisognosi di approfondimento. Nelle lezioni, nelle letture, negli incontri si aprono spesso nuove domande, piste di lavoro impreviste. Nasce così negli studenti e nei docenti il desiderio di continuare a conoscere “fuori aula”, condividendo le ricerche e i propri tentativi di risposta con chi è più esperto.

Guarda il video dell’incontro

 

Eduscopio. Paritarie abilitano i ragazzi ad affrontare la realtà

La classifica di Eduscopio 2020/2021 conferma la bontà della proposta scolastica e culturale dei licei della Fondazione Grossman. Il classico resta ancora sul podio dei licei milanesi, piazzandosi al secondo posto, mentre lo scientifico si attesta all’undicesimo posto in città.

Questi risultati ci portano innanzitutto a rallegrarci per il percorso universitario fruttuoso dei nostri studenti, di cui abbiamo ben in mente storie e volti.

La lettura completa delle scuole in graduatoria fa emergere, inoltre, come le scuole paritarie abilitino i ragazzi ad affrontare la realtà con passione e apertura. Non può sfuggire, infatti, come il podio milanese dei classici sia composto unicamente da scuola paritarie (Sacro Cuore, Fondazione Grossman e San Raffaele), realtà diverse, ma che offrono ai loro studenti una proposta educativa e culturale certa, da comprendere e verificare personalmente. E proprio grazie a questa verifica i ragazzi sono in grado di scegliere il loro percorso di studi e di aprirsi all’incontro con la realtà.

Questo percorso è possibile unicamente grazie al lavoro dei docenti che è caratterizzato da due aspetti: aiutare gli studenti a trovare un metodo di studio personale e valorizzare la collaborazione tra di loro.

Scheda Liceo Classico

Scheda Liceo Scientifico

Infanzia bilingue. Il brutto anatroccolo

Che importa se siamo nati in un pollaio, quando siamo usciti da un uovo di cigno?” H.C. Andersen

Il brutto anatroccolo è la fiaba che ci accompagnerà quest’anno durante il nostro percorso scolastico. Le maestre hanno drammatizzato la primissima parte introducendo così il personaggio principale della storia.

Attraverso l’ascolto, la rielaborazione e le diverse attività manipolative i bambini potranno approfondire la loro conoscenza sia della fiaba di Andersen, ma soprattutto del mondo intorno a loro.

“Come è grande il mondo” esclamarono i piccolini…. “ Credete forse che questo sia tutto il mondo? Si estende molto lontano, oltre il giardino, fino al prato del pastore…” disse la mamma.

Vai alla Gallery

Infanzia – Viva la scuola sì!

Al termine del periodo degli inserimenti e al grido di Viva la scuola sì!, i bambini della scuola dell’infanzia bilingue hanno voluto festeggiare tutti i nuovi arrivati!

In giardino ogni classe ha partecipato ad un gioco speciale, al termine i 4 e i 5 anni hanno dedicato la canzone Viva la scuola sì! per dare il benvenuto a tutte le “apine” arrivate quest’anno… non poteva mancare una medaglia per ognuno di loro!!!!

Vai alla gallery

Un inarrestabile desiderio. Il saluto del Rettore

Avvenne un giorno che un vento si alzasse alto a occidente, crescendo come un’onda di irragionevole felicità…” Inizia così il romanzo Uomovivo di G.K. Chesterton e così è iniziata la scuola: travolti da un inarrestabile desiderio di incontrarsi e di imparare, studenti e docenti si sono finalmente ritrovati. E il saluto del rettore arriva volutamente dopo l’inizio, perché questa volta era più interessante guardare che parlare…

Sicuri e flessibili per ripartire insieme

Tutto pronto per ripartire a settembre. L’intenso studio e il lavoro di questi ultimi mesi sulle nuove norme ha permesso di pianificare la riapertura della scuola a settembre a classi unite e un’attività didattica senza significative variazioni di orario.

Qualche cambiamento sarà inevitabile: ingressi diversificati e qualche servizio temporaneamente sospeso. Ma il desiderio di fare scuola in presenza è tale da non farci sentire il peso di qualche sacrificio. I mesi di lockdown sono stati ricchi di scoperte, mesi nei quali la Grossman, in verità, non si è mai fermata e durante i quali ha svolto un costante lavoro di ricerca dell’essenziale dal punto di vista didattico, culturale, educativo. Se riusciremo a non perdere questa ricchezza, potremo realizzare una rivoluzione nel nostro metodo di fare scuola e di collaborare per costruire insieme una scuola.

Il prossimo anno sarà, quindi, una vera sfida per tutti coloro che vivono, conoscono e costruiscono la nostra Fondazione. Dovrà portarci innanzitutto a rafforzare il senso di corresponsabilità nella costruzione dell’opera con le famiglie e con tutti gli stakeholder, dalle associazioni ai servizi del territorio, con l’attenzione di andare al fondo di ciò che significa ‘libertà di educazione’.

Il lavoro svolto e le nuove regole serviranno così a garantire una ripartenza in sicurezza. L’essere tutti a scuola compresenti, dall’infanzia al liceo, richiederà, infatti, un’attenzione da parte di tutti. Mai come ora è per noi centrale la presenza che ha assunto, proprio grazie a questi mesi di distanza, un significato nuovo nella nostra proposta educativa e culturale.

Alcune immagini dei progetti realizzati:

You – Story and glory of a masterpiece

Il saluto del Rettore alla prima del docu-film You, story and glory of a masterpiece.

Ieri sera il nostro Rettore, la professoressa Raffaela Paggi, è intervenuta alla prima del docu-film You, story and glory of a masterpiece, del regista Nicola Abbatangelo, tenutasi presso il Museo Nazionale del Cinema di Torino.

Il docu-film tratta della storia e del significato del quadro La Madonna Sistina di Raffaello, dipinta nel 1513 dal celebre pittore, di cui ricorrono quest’anno i cinquecento anni dalla morte. L’originalità dell’opera è quella di affrontare il significato del capolavoro di Raffaello attraverso lo sguardo dell’autore russo Vasilij Grossman, che dedicò al quadro un breve ma significativo racconto.

Qui di seguito potete leggere il testo del saluto della professoressa Paggi

Perché intitolare una scuola milanese a Vasilij Grossman?

Una scuola che accoglie i bambini di tre anni e propone un percorso che comprende tutto l’arco dell’istruzione, fino al liceo. Basterebbe leggere con attenzione il racconto La Madonna sistina di Grossman per trovare la risposta e la giustificazione a una dedica così ardita. Oserei dire che qualora avesse scritto anche solo questo racconto, Grossman si meriterebbe una scuola dedicata!

Scoprire, cogliere, «l’umano nell’uomo» – espressione ripetuta con insistenza nel racconto –  è infatti il compito più importante dell’educazione, intesa come introduzione del giovane nel giardino dell’essere, per esplorarlo con curiosità nei suoi particolari fino a coglierne la totalità, cioè il suo significato.

Nel racconto, la tela di Raffaello viene definita inizialmente con l’aggettivo «immortale», portando subito l’attenzione del lettore a concentrarsi sull’essenza dell’esperienza conoscitiva che Grossman fa osservandola: l’incontro con un segno, che è e al contempo significa, che è in tutta la sua «fragilità» («Vedo una giovane madre con un bambino in braccio») e che ha il potere di significare il destino, l’eternità, la vittoria dell’Essere su tutto il male della storia e della persona.

L’unità tra carne e bellezza, contingenza ed eternità, particolare e universale, che Grossman coglie osservando il dipinto, è all’origine del nostro desiderio di fare scuola. Il nostro motto è infatti Quando la ragione si fa scuola: non una ragione astratta e disincarnata, bensì quella apertura all’essere propria dell’uomo che si sorprende della sua umanità, dell’autenticamente umano, delle sue domande più profonde, implicandosi nello spazio e nel tempo, osservando, analizzando, interrogando i fenomeni naturali, le opere, i sistemi di pensiero, i fatti della storia…

«Umano nell’uomo»

Grossman ci è maestro anche nel consegnarci un metodo affinché l’umano possa ridestarsi e vincere in qualsiasi circostanza, anche negativa, della storia: non smettere mai di domandare e di desiderare, sperimentando «la gioia di essere creature vive su questa terra». In questo soprattutto consiste la piena libertà: «E accompagnando con lo sguardo la Madonna Sistina, continuiamo a credere che vita e libertà siano una cosa sola, e che non ci sia nulla di più sublime dell’umano nell’uomo. Che vivrà in eterno, e vincerà».

Così finisce il racconto.

Mi auguro allora che questo docu-film possa essere l’occasione per noi innanzitutto, e per molti altri, di approfondire la conoscenza di Grossman, al fine di essere da lui introdotti alla scoperta dell’«umano nell’uomo». Perché tale scoperta è la condizione per il compimento di ciascuno dei nostri giovani, desiderosi di incontrare adulti vivi e liberi, disposti a prendere sul serio le loro domande e a sostenerli nella loro personale ricerca del significato della vita”

Down in the river to pray

Down in the river to pray è una canzone spiritual afroamericana. Il testo invita tutti a “scendere” al fiume a pregare e chiedere al Signore di indicarci la strada nella vita.

Questa versione è stata realizzata nel mese di maggio da 53 studenti delle tre sedi di Accademia Ambrosiana: via Bonomi, via Inganni e via Boncompagni. La canzone, orchestrata dal maestro Biagi e montata dal maestro Fontana, è cantata dal coro del maestro Castelli e dai cantanti, delle classi di canto moderno dei maestri Oriani e Cossu. Il tutto accompagnato da violini, flauti, chitarre, arpe, violoncelli dei maestri Lazzaroni, De Frè, Puccio, Fontana, Onsori, Dighera, Canevari, Drufuca, Biagi.

Guarda il video