Valditara e la Colletta alimentare che fa scuola
Il Ministro dell’Istruzione e Fondazione Banco Alimentare firmano il protocollo “Educazione al valore del cibo per una cultura del recupero alimentare, nelle Istituzioni scolastiche” presso la Fondazione Grossman. L’articolo Valditara e la Colletta alimentare che fa scuola uscito su Tempi.it a firma di Caterina Giojelli.
«Spiega Maria al ministro Giuseppe Valditara che la Colletta alimentare è affare suo fin dall’infanzia: la fa da quando è bambina, prima con i suoi genitori, poi con i compagni di classe. E questo dice già molto di chi è Maria, la sua famiglia, la sua scuola che frequenta: il liceo scientifico della Fondazione Vasilij Grossman, scuola paritaria di Milano dove il ministro dell’Istruzione e del Merito e il presidente della Fondazione Banco Alimentare onlus Giovanni Bruno hanno firmato ieri il protocollo “Educazione al valore del cibo per una cultura del recupero alimentare, nelle Istituzioni scolastiche“.
Ma dice soprattutto cosa è diventato un gesto di popolo che si ripeterà sabato 18 novembre in 11.700 mila supermercati d’Italia, quando anche gli ultimi fra i poveracci potranno riempire il carrello per i poveri.
Maria e Carlo, ex pulcini della Colletta
Vero, la Colletta ricomincia ogni anno da una Maria, da un Carlo (quinta classico, anche lui ex pulcino della Colletta che si è raccontato al ministro), da madri e padri con bambini alle costole. Vero anche che gli italiani hanno finito per prenderci gusto a donare parte della loro spesa e del loro tempo: «Consegnano pasta e tonno, poi ti guardano e dicono “possiamo fermarci anche noi? Vi diamo una mano a raccogliere e insacchettare”», racconta Maria della scorsa edizione, 4,7 milioni di donatori, fra giovani e anziani, bersaglieri e alpini, pezzi di pane e galeotti, ricchi, e disgraziati, molti dei quali saltati dall’altra parte del carrello per dare una mano ai 145 mila volontari…
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Il servizio di RAI News24 dedicato alla firma del protocollo