Siria. In tanta precarietà, una missione possibile…
Missione possibile? Questo il titolo scelto per l’incontro con Giacomo Gentile, operatore dell’Associazione Pro Terra Sancta, che ha raccontato questa mattina agli studenti dei licei e delle terze medie la situazione attuale in Siria e i progetti in campo per aiutare una popolazione che da undici anni vive in stato di guerra.
Un anno fa Gentile era intervenuto presso la nostra scuola per introdurci alla complessità della situazione mediorientale. Da quell’incontro sono nate alcune iniziative di raccolta fondi, ideate dai nostri studenti, che hanno portato a donare all’Associazione Pro Terra Sancta oltre 1.200 euro.
Il suo racconto ha preso il via dagli ultimi due mesi passati ad Aleppo, durante i quali ha potuto vedere come, nella devastazione di un Paese che stenta a ripartire, sia possibile costruire qualcosa partendo dal coinvolgimento di persone anche molto diverse ma con un obiettivo comune e dal desiderio di bellezza, che traluce soprattutto negli occhi dei bambini.
Da qui sono nati molti progetti tra i quali ne ha voluti presentare due: il primo, nato per rispondere alla carenza di elettricità, erogata per sole tre ore al giorno, che punta all’istallazione di pannelli solari, e il secondo, dedicato all’assistenza dei bambini presso il Franciscan Care Centre, un centro diurno in cui i bambini sono seguiti da un team di psicologi e insegnanti che si occupano della loro riabilitazione psicofisica e del reinserimento scolastico attraverso arte, musicoterapia e lezioni di sostegno.
Parlando dei progetti dell’Associazione, ha inoltre sottolineato il coinvolgimento delle persone, in particolare dei giovani, che si mettono in gioco per ricostruire il proprio Paese. Giovani che allo stesso tempo desiderano andare via da questa parte di mondo martoriata dalla guerra. In questa realtà così precaria, ci ha ricordato Gentile, stiamo scoprendo quanto sia fondamentale costruire giorno per giorno, perché quello che si riesce a capire insieme rimane per sempre anche se dovessero cambiare le condizioni. L’istante così assume un valore infinito, a prescindere da ciò che si riuscirà a mantenere nel tempo.