Liceo Scientifico – Una tradizione ininterrotta. Le seconde liceo scientifico a Roma
La scelta di Roma per un’uscita didattica non è mai scontata, soprattutto per il percorso storico del secondo anno del Liceo scientifico, perché è la città che meglio documenta la trasformazione dello stato romano in impero cristiano.
La tre giorni, dal 12 al 14 aprile, ha preso il via con una passeggiata tra il Colosseo e i fori romani, passando per l’Arco di Costantino e la Colonna traiana, che ha permesso di accorgersi del lascito simbolico della Roma imperiale, della sua vita ordinaria e della memoria dei grandi eventi di cui i Romani sono stati protagonisti, come civilizzatori consapevoli del mondo antico.
Lasciandoci alle spalle il Colosseo, ci siamo inoltrati in una delle più antiche basiliche, San Clemente, che ci ha permesso di sperimentare la continuità e il rispetto della tradizione: abbiamo percorso la stratificazione dalla domus romana, con i suoi luoghi di culto pagani, alla basilica di epoca medievale, passando da quella costantiniana. Abbiamo osservato, infatti, che l’affermarsi progressivo del culto cristiano trovava espressione nel riuso del passato con una nuova coscienza, come avviene nella simbologia del culto solare di Mitra, poi associato a Cristo.
Allontanandoci dal fulcro della vita politico-religiosa pagana abbiamo visitato San Giovanni in Laterano e il complesso di sant’Agnese fuori le mura, che ci hanno permesso di cogliere il passaggio dall’epoca dei martiri, quando il cristianesimo era religione illecita, all’affermarsi della libertà religiosa fino alla cristianizzazione dell’impero.
L’ultimo giorno è partito con l’osservazione delle tele di Caravaggio (Santa Maria del Popolo) che hanno introdotto alla centralità di Pietro e Paolo nella nascita della prima comunità cristiana romana. La Necropoli Vaticana, poi, seguendo il percorso verso la tomba di San Pietro, ha permesso di ritrovare in sepolture pagane e cristiane gli stessi simboli, preesistenti al cristianesimo, come la palma o la raffigurazione di Apollo, ma che i cristiani hanno reinterpretato alla luce della loro fede e nella devozione al primo degli apostoli.
La forza della testimonianza di Pietro, unita a quella dei primi cristiani martirizzati, ha portato fin dal primo giorno dalla sua morte numerosi pellegrini in questo luogo, segno anche questo di una tradizione che prosegue fino ai nostri giorni e che ha reso questa città eterna.