Lo spettacolo dell’io o l’io come spettacolo? Educare il desiderio nell’epoca dei social
Lo spettacolo dell’io o l’io come spettacolo? Educare il desiderio nell’epoca dei social. Questo il titolo scelto per la presentazione del volume “L’agire intimo. Resistere all’osceno” svoltasi giovedì 30 maggio presso la nostra Aula Magna. L’incontro, organizzato dall’Associazione Culturale Vasilij Grossman, ha visto oltre alla presenta dell’autore Davide Navarria, nostro docente di storia e filosofia al Liceo Scientifico, anche quella del Rettore, prof. Rosario Mazzeo, Gabriele Zani, docente del Liceo Classico, e due ex alunni del prof. Navarria, Piero Muselli e Lorenzo Buggio, attualmente studenti universitari alle facoltà di Psicologia e Filosofia.
Nel suo intervento il Rettore ha sottolineato come un incontro come questo trovi la sua origine e il suo significato all’interno di una scuola che intendiamo vivere come comunità educante. Un luogo cioè dove ognuno porta il suo contributo all’edificazione di un opera comune: la costruzione del bene e la coltivazione del desiderio di cose belle e grandi che abita il cuore di ognuno.
Passando dal Trono di spade a Tommaso d’Aquino, da Instagram a Cesare Pavese, si è discusso di temi come l’idolatria del successo e della performance a ogni costo, della differenza tra godimento e desiderio, della rivoluzione digitale e delle sue potenzialità e rischi. Presenti docenti e studenti, genitori e personale amministrativo, ex studenti e genitori amici di vecchia data; tutti coloro che, a diverso titolo ma con eguale responsabilità personale, partecipano di questa storia.
L’incontro è stato anche un’occasione preziosa per iniziare un necessario, seppur difficile, dialogo tra generazioni diverse e spesso distanti, soprattutto dopo il trauma della rivoluzione social. Come resistere all’osceno e agire nel segno dell’intimità? Coltivando e custodendo i semi di bene che siamo gli uni per gli altri, senza paura e con il desiderio non di superare, ma di abitare i limiti che ci rendono umani.