Vasilij Grossman e il dramma del realismo – 8 aprile ore 18.00
/in Dimensione Cultura, La Fondazione, Scuole /by FilippoSiamo lieti di invitarvi martedì 8 aprile alle ore 18.00 all’evento dedicato a Vasilij Grossman, dal titolo “Era rimasto ciò che era fin dalla nascita: un uomo” – Vasilij Grossman e il dramma del realismo.
Un’occasione speciale, realizzata in collaborazione con lo Study Center Vasily Grossman, per riscoprire il valore della testimonianza umana e culturale del grande scrittore cui è intitolata la nostra opera educativa.
Durante l’incontro verranno proposti brani scelti e letti dagli studenti di IIB del nostro Liceo scientifico, accompagnati da interventi di approfondimento a cura di due importanti studiosi:
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Maurizia Calusio, professore ordinario di Lingua e letteratura russa presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
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Giovanni Maddalena, professore ordinario di Storia della filosofia presso l’Università degli Studi del Molise (in collegamento)
L’incontro sarà inoltre un’occasione per presentare la mostra dedicata a Grossman, che sarà esposta a Rimini presso il Meeting per l’amicizia tra i popoli (22-27 agosto 2025), alla cui realizzazione collabora la nostra Fondazione.
Dove: Aula Magna della scuola
Quando: Martedì 8 aprile, ore 18.00
Diretta streaming: Zoom
La partecipazione è gratuita, ma è obbligatoria l’iscrizione:
- Per partecipare in presenza 👉 [clicca QUI]
- Per seguire la diretta streaming su Zoom 👉 [clicca QUI]
Vi aspettiamo numerosi!
Scuola e famiglia: crescere insieme bambini liberi e responsabili
/in Scuola dell'Infanzia, La Fondazione, Scuola Primaria /by FilippoIl 31 gennaio 2025, presso la Fondazione Grossman, si è svolto l’incontro Crescere liberi e responsabili tra i 3 e gli 8 anni, un’occasione di dialogo tra lo psicoterapeuta Luca Luigi Ceriani, i genitori e i docenti sul ruolo della scuola e della famiglia nel percorso educativo dei bambini.
Un dialogo aperto tra scuola e famiglia
L’incontro ha ribadito un principio fondamentale: la crescita dei bambini non è un processo meccanico, ma chiede che scuola e famiglia si alleino per proporre i passi necessari al fiorire della persona. In un’epoca in cui l’iperprotezione e il desiderio di controllo spesso limitano le opportunità di crescita dei più piccoli, è emersa la necessità di educare i bambini alla libertà e alla responsabilità.
Il dottor Ceriani ha approfondito la distinzione tra autonomia e libertà, evidenziando come la vera crescita avvenga attraverso le relazioni: “L’autonomia non è indipendenza assoluta, ma capacità di affrontare la realtà con il sostegno di relazioni significative“. Questo concetto è alla base della proposta educativa della nostra scuola, che non si limita a trasmettere conoscenze, ma si impegna a formare bambini capaci di fare le proprie scelte con consapevolezza.
Il valore dell’esperienza e dell’errore
Uno dei temi più sentiti durante l’incontro è stato quello del fallimento e della sua importanza nel processo di crescita. “Viviamo in una società che tende a proteggere eccessivamente i bambini dalle difficoltà, impedendo loro di sviluppare resilienza“, ha sottolineato Ceriani. È fondamentale invece che la scuola e la famiglia permettano ai bambini di sperimentare e di imparare dai propri errori, supportandoli nel percorso di acquisizione della responsabilità.
Il ruolo del padre e l’uso della tecnologia
Tra gli spunti di riflessione emersi, particolare attenzione è stata dedicata al ruolo del padre nel percorso educativo e all’uso della tecnologia nell’infanzia. Se la madre è spesso percepita come figura protettiva, il padre può aiutare il bambino a misurarsi con il mondo esterno e a sviluppare una maggiore sicurezza in sé stesso. Inoltre, il tema dell’accesso alla tecnologia è stato ampiamente discusso, con un invito ai genitori a stabilire regole chiare e a ritardare il più possibile l’uso autonomo e indiscriminato degli smartphone.
Un impegno educativo condiviso
L’incontro si è concluso con un momento di dialogo tra i partecipanti, durante il quale molte famiglie hanno espresso il loro apprezzamento per l’opportunità di approfondire temi cruciali per la crescita dei loro figli, confermando l’importanza di una scuola che sia punto di riferimento per le famiglie, non solo nell’ambito dell’istruzione, ma anche nel cammino educativo.
Invitiamo tutte le famiglie a partecipare alle prossime occasioni di confronto, perché solo attraverso una comunità educante coesa possiamo crescere insieme bambini liberi e responsabili.
Guarda il video dell’incontro.
I Licei “Alexis Carrel” nell’indagine Eduscopio: meno dispersione, molta soddisfazione
/in La Fondazione, Liceo Classico, Liceo Scientifico /by FilippoCon soddisfazione segnaliamo i risultati ottenuti dai nostri Licei “Alexis Carrel” nell’indagine Eduscopio, promossa dalla Fondazione Agnelli, che “misura l’efficacia educativa di una scuola di II grado guardando agli esiti universitari e occupazionali di chi l’ha frequentata”.
Nella città di Milano, il nostro Liceo classico si è posizionato al terzo posto e il Liceo scientifico al quarto. L’analisi si basa sugli esiti al primo anno di università, considerando i dati delle classi di studenti immatricolati tra il 2018 e il 2021 che hanno completato con successo il primo anno di studi universitari. I risultati vengono valutati sulla base della media dei voti conseguiti e della percentuale dei crediti acquisiti tra quelli previsti. L’Indice FGA, utilizzato per stilare le classifiche diffuse su quotidiani e online, combina questi due parametri.
In relazione ai nostri scopi educativi, ci sembrano particolarmente significative le percentuali di diplomati in regola, molto alte in entrambi i Licei: il Liceo scientifico si posiziona al primo posto a Milano con l’85,3% e il Liceo classico al secondo con l’82,4%. Questo indice rileva quanti studenti iscritti al primo anno della nostra scuola hanno raggiunto il diploma al quinto anno senza bocciature o abbandoni.
Una conferma della nostra proposta formativa che mira al fiorire della persona nella sua complessità. Dedichiamo infatti particolare attenzione, fin dai primi anni di scuola, a indirizzare e sostenere l’impegno dello studente in un clima di collaborazione tra tutte le componenti scolastiche. Questo approccio favorisce non solo lo sviluppo cognitivo, ma anche il consolidamento del metodo di apprendimento, della tenacia, dell’amicalità, dell’intraprendenza e di altre character skills essenziali per affrontare con soddisfazione e gusto l’avventura universitaria o lavorativa.
Ringraziamo tutti – studenti, docenti e genitori – per il contributo alla costruzione della nostra opera educativa.
La notte santa
/in Scuola dell'Infanzia, La Fondazione, Scuola Primaria, Scuola Secondaria /by FilippoVenerdì 13 dicembre, presso la Fondazione Grossman, si è svolta la sacra rappresentazione La notte santa. Gli alunni delle Scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado hanno dato vita a un momento significativo, rendendo concreta ed evidente la memoria di quanto accaduto nella notte in cui il Signore si è fatto uomo per diventare nostro compagno e maestro nell’avventura della vita.
L’evento ha rappresentato un’occasione per condividere e approfondire insieme il significato del Natale, attraverso la bellezza di un gesto che ha coinvolto tutta la comunità scolastica e il pubblico presente.
📹 Guarda il video dell’evento e accedi alla Gallery fotografica per rivivere i momenti più significativi di La notte santa.
Pane per Aleppo. Sostieni il forno di Pro Terra Sancta
/in La Fondazione, Scuole /by FilippoFondazione Grossman sostiene il progetto Forno di Aleppo promosso dall’Associazione Pro Terra Sancta.
Con questa iniziativa si vuole offrire un aiuto concreto ad Aleppo, città devastata dalla guerra e dalla crisi economica, che affronta quotidianamente carenze alimentari e una crescente povertà.
Obiettivi del progetto sono:
- Sfornare pane fresco per oltre 2.000 famiglie ogni mese, un bene semplice ma essenziale.
- Creare nuovi posti di lavoro per la comunità locale, supportando così la ripresa economica.
- Offrire un segno di speranza per chi vive in condizioni difficili.
Guarda il video dell’iniziativa e visita la pagina dedicata (clicca QUI) per donare:
La ricetta della PITA, il pane siriano
Prepara anche te il pane tipico della Siria sarà un segno di comunione con i nostri fratelli e sorelle in difficolta.
Ingredienti per 8 persone:
- 500 gr di farina 00
- 300 gr di acqua
- 20 gr di lievito di birra
- 2 cucchiaini di sale
- olio di oliva
Procedimento. Sciogli il lievito in una ciotola con l’acqua appena intiepidita. Aggiungi la farina ed inizia ad impastare. Quando l’impasto inizierà a prendere consistenza, aggiungi il sale. Forma un panetto e metti a lievitare per 1 ora. Dividi il panetto in 8 palline. Schiacci leggermente ogni pallina, mettila su una spianatoia e stendila in un cerchio.
Fai lievitare i dischi ottenuti per 30 minuti, poi spennella con un po’ d’olio e inforna in forno già caldo a 250°C e cuoci per 5 minuti.
Servi il pane pita per accompagnare i tuoi piatti.
L’arte di educare: il valore educativo dell’arte nella formazione
/in Dimensione Cultura, La Fondazione /by FilippoLunedì 18 novembre si è tenuta la serata inaugurale degli eventi culturali della Fondazione Grossman per l’anno scolastico 2024/2025. L’evento ha celebrato L’arte di educare, tema centrale di un percorso dedicato a esplorare il profondo legame tra educazione e arte.
La serata, aperta con un discorso del nostro rettore, ha sottolineato come l’arte e l’educazione condividano un fine comune: dar forma e rispondere alla promessa unica che ogni persona porta con sé. Ricordando il pensiero di Romano Guardini, il rettore ha evidenziato come educare significhi favorire il dialogo tra il sé interiore e il mondo, attraverso incontri significativi che arricchiscono e plasmano la realtà personale. Particolare enfasi è stata posta sul potere educativo dell’arte: essa invita a cominciare di nuovo, infonde speranza, e offre esperienze che intrecciano bellezza e contenuto, incoraggiando un’apertura al possibile senza imporre schemi predefiniti.
Un programma tra musica, memoria e spazi rinnovati
La serata ha incluso momenti di grande intensità:
- la performance musicale: Oltre il desiderio, interpretata dalla nostra docente di musica, Angela Alesci, accompagnata dal pianista Gianpaolo Argentieri. Attraverso celebri arie operistiche, sono stati esplorati i temi universali di libertà e amore
- la presentazione del progetto dedicato a Elisabetta Vayno: un omaggio a una “educatrice nascosta” che ha segnato la vita di molti. Gli studenti del liceo, insieme all’architetto Maria Ghislanzoni e al nostro responsabile della comunicazione, hanno realizzato uno studio di destinazione per un nuovo spazio polifunzionale e il primo episodio del podcast Educatori nascosti dedicato alla figura di Elisabetta Vayno
- l’inaugurazione del nuovo spazio polifunzionale: il taglio del nastro e un brindisi hanno concluso la serata in un clima di festa e gratitudine
Questa iniziativa segna l’inizio di un ciclo di incontri pensati per coinvolgere genitori, docenti e studenti in un dialogo profondo sull’educazione come arte.
Incontrare il Maestro: l’omelia della Festa di inizio anno
/in La Fondazione /by FilippoIn occasione della Santa Messa celebrata durante la Festa di inizio anno della Fondazione Grossman, il 29 settembre all’Idroscalo di Milano, don Filippo Pellini, ex studente, ha tenuto un’omelia rivolta a studenti, genitori e docenti. Al centro della sua riflessione, don Filippo ha posto il tema del significato dell’educazione e del compito di ogni insegnante e genitore: guidare i ragazzi verso una vita piena di senso, accompagnandoli in un cammino in cui ogni esperienza di studio e di amicizia è occasione per incontrare il Maestro. Il testo dell’omelia rappresenta un approfondimento della missione educativa della Fondazione e testimonia la bellezza di una comunità in cammino.
Leggi il testo integrale per scoprire le parole di don Filippo e il suo invito all’impegno condiviso.
Omelia per la Santa Messa di inizio anno presso l’Idroscalo
Perché siamo qui? Perché la nostra scuola – che di per sé è un istituto laico – sente il bisogno di iniziare l’anno con la celebrazione di una messa? Almeno apparentemente, non è qualcosa di realmente necessario affinché una scuola assolva il suo compito. Si possono formare e preparare i ragazzi alla carriera universitaria o lavorativa anche senza celebrazioni all’Idroscalo e, in effetti, la maggioranza delle scuole non lo fa né pensa di farlo. A dirla tutta, la maggioranza delle scuole nemmeno può farle, mentre la nostra è una scuola libera. Ma, anche data questa condizione, rimane la domanda: perché siamo qui? Perché lo facciamo?
Penso di poter rispondere guardando alla mia esperienza personale. Sono entrato all’Alexis Carrel esattamente 20 anni fa, nel settembre 2004. Al tempo il Liceo classico non esisteva, avevamo un giardino più grande (ma non c’era il campetto da calcio e si usava solo per il test di Cooper!). Quell’anno iniziava i suoi studi superiori anche il prof. Invernizzi, mentre il prof. Maggi era già lì, ab eterno. Prima che il mondo fosse, Maggi era già in classe!
Gli anni passati all’Alexis sono stati per me decisivi e sono convinto di aver ricevuto una buona formazione. Se però dovessi dire cosa veramente è stato significativo, cosa veramente ha cambiato la mia esistenza, dovrei rispondere così: all’Alexis, per la prima volta, qualcuno mi ha fatto una proposta di significato. Per la prima volta qualcuno mi ha detto non solo che la mia vita ha un valore, ma che la mia vita ha un senso, una direzione. Per la prima volta qualcuno mi ha detto: «Tu sei fatto per essere compiuto e la strada del compimento c’è». Questo, negli anni – perché è stato un cammino lungo e travagliato – ha destato qualcosa in me, nel mio profondo. Tutti abbiamo nel profondo la domanda: «Maestro, cosa devo fare per avere la vita eterna», che si può tradurre: «Maestro, come può compiersi la mia vita?».
Qui arriviamo a quello che realmente ho incontrato all’Alexis: un maestro. Il maestro non è semplicemente colui che inculca nella testa del discepolo nozioni interessanti e utili. Il maestro è colui che propone un significato e indica il cammino per arrivarci. Ecco, all’Alexis ho incontrato questo: un maestro. Un maestro che aveva la carne dei professori – certamente –, ma anche degli amici. Anche gli amici possono essere maestri: come decidete di stare insieme e affrontare l’esistenza dipendere dal significato, dal senso globale, che date alla vostra vita. Infine – non lo dico per captatio benevolentiae – era una maestro che aveva la carne dei genitori dei miei amici. Nella prima lettura abbiamo ascoltato il comando diretto di Dio: «Questi precetti che oggi ti do… li ripeterai ai tuoi figli». Aggiungo io: ripeteteli anche agli amici dei vostri figli, che forse serve anche a loro.
Insomma, attraverso tanti volti, più che un maestro ho incontrato il Maestro. L’ho messo a fuoco un po’ più tardi, ma sempre con maggiore chiarezza.
Non mi ricordo più come si fa uno studio di funzione, né mi ricorda cosa Cicerone avesse di così importante da dire nelle Catilinarie, né cosa si sia deciso nella pace di Vestfalia, eppure sono certo di essere stato educato nel senso pieno del termine, perché sono stato introdotto al significato che non passa, alla sapienza che non si perde. Mi è stata aperta la porta del senso ultimo di tutto, anche dello studio di funzione, delle Catilinarie o dei grandi eventi della storia.
Ecco, allora, perché iniziamo l’anno scolastico con una messa. Se siamo da un lato del banco (quello in cui si deve studiare), ci serve per ricordarci che tutto quello che studiamo e viviamo a scuola ci serve per scoprire il senso della vita e – spero sia così per tanti – a incontrare il Maestro che tutti voi – lo dico con certezza – state cercando. Se invece siamo dall’altro lato del banco o se siamo quelli che del banco pagano la retta, allora iniziare l’anno celebrando la messa serve a ricordarci che abbiamo un compito più grande che inculcare nozioni o garantire una buona istruzione. Abbiamo il dovere di comunicare che la vita ha un senso e che possiamo conoscerlo e accoglierlo solo se incontriamo il Maestro.
Almeno nella nostra parte del mondo, non c’è niente di cui ci sia più bisogno di adulti che siano maestri. Davanti a questi ragazzi – che hanno tutto, ma che non sono mai stati così poveri, perché non sanno cosa farsene di questo tutto – il gesto di amore e carità più grande è offrire loro un significato che dia un senso a questo tutto. «Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?» [I briganti sono tutto ciò che deruba la vita del suo senso.] Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così». È il compito che Cristo ci affida: professori, genitori, compagni di banco.
(don Filippo Pellini – Milano, 29 settembre 2024)
Festa di inizio anno. Una giornata di condivisione e gioia
/in La Fondazione, Scuole /by FilippoDomenica 29 settembre, presso l’Idroscalo, si è tenuta la Festa di inizio anno delle scuole della Fondazione Grossman. L’evento ha coinvolto famiglie e studenti di tutte le età in una giornata ricca di giochi d’acqua e momenti di comunità, in cui è emersa in modo evidente l’esigenza di vivere la corresponsabilità educativa all’insegna della libertà e della creatività.
Le attività sportive hanno visto protagonisti bambini e ragazzi alle prese con giochi e gare su Dragon boat e canoe.
Cuore della giornata è stata la Santa Messa di inizio anno, momento unitario per affidare l’anno scolastico al Maestro che si fa presente e ci accompagna nei segni e nei rapporti quotidiani. A celebrare sono stati tre sacerdoti della Fraternità San Carlo, ex studenti del liceo Alexis Carrel, e don Sergio, docente della scuola, sottolineando il forte legame tra la comunità educativa della Fondazione Grossman e il suo cammino formativo. Nella predica don Filippo ha sottolineato come i suoi anni liceali siano stati l’occasione di vivere in libertà la ricerca personale della sua strada, della sua vocazione. In questo sta il pilastro della nostra proposta scolastica: educare i nostri studenti a incontrare la realtà e a prendere sul serio la domanda di senso che l’impatto con essa suscita per scoprire il compito dato a ciascuno.
Dopo la Messa, genitori, studenti e personale scolastico hanno partecipato a un pic-nic sul pratone, occasione per dialogare e conoscersi.
Il momento di festa nel pomeriggio ha dato spazio alla band musicale dei ragazzi del liceo e a divertenti sketch pensati dai genitori per ripercorrere in modo ironico la storia della scuola, presentare i suoi personaggi e al contempo sottolineare i valori educativi della Fondazione.
Servizio civile digitale
/in La Fondazione /by FilippoFondazione Grossman partecipa al progetto “Hub di generazione“, parte del Servizio Civile Digitale, con l’obiettivo di promuovere la transizione digitale e ridurre il divario digitale tra la popolazione. Il progetto mira ad accrescere le competenze digitali dei cittadini migliorando l’accesso ai servizi digitali e favorendo l’inclusione sociale. Attraverso un approccio di apprendimento pratico (learning by doing), i giovani coinvolti nel servizio civile avranno un ruolo attivo nel guidare l’utenza nell’utilizzo delle tecnologie digitali, contribuendo alla coesione sociale e al raggiungimento degli obiettivi di inclusione previsti dall’Agenda 2030.
Se hai tra i 18 e i 28 anni e desideri vivere un’esperienza di crescita umana, utile e significativa sia per la tua formazione personale sia per comprendere meglio la tua vocazione professionale, scegli di impegnare un anno come volontario del Servizio Civile presso le scuole della Fondazione Grossman, vai sulla pagina dedicata e presenta la tua candidatura entro e non oltre il 26 settembre 2024 alle ore 14:00.
Unisciti a noi e diventa protagonista della trasformazione digitale, scegliendo la Fondazione Grossman per il tuo percorso di Servizio Civile Universale!
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