Cultura. Incontro al testo “Tutto scorre” di Vasilij Grossman

A conclusione del laboratorio che ha coinvolto le classi quinte liceo sulla figura dello scrittore Vasilij Grossman, iniziato in ottobre, una quindicina di studenti ha messo in scena un capitolo del romanzo Tutto scorre, colpiti e interrogati dalle parole dello scrittore. La drammatizzazione ha ben mostrato come le scelte e le varianti dell’autore nelle diverse stesure fossero volte ad approfondire la sua ricerca di ciò che è propriamente umano nell’uomo.

La professoressa Maurizia Calusio, docente di lingua e letteratura russa dell’Università Cattolica, che ha progettato il laboratorio con la prof. Anna Krasnikova e i docenti di lettere, ha poi introdotto il testo, proponendo le principali linee interpretative, contestualizzandolo nella società sovietica e attualizzandolo. Spunti utilissimi anche per comprendere le ragioni del conflitto in svolgimento tra Russia e Ucraina.

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Scientifico. Incontro con il designer Andrea Garuti

Venerdì 25 Febbraio gli studenti di prima Liceo scientifico hanno incontrato il designer Andrea Garuti dello studio Busetti Garuti Redaelli.
Attraverso una presentazione video e l’osservazione dal vero di alcuni prototipi hanno potuto conoscere le diverse fasi legate allo sviluppo di un progetto (research, brief, concept, product, comunication). In particolare è stato mostrato loro come l’attività di chi progetta sia strettamente connessa con uno sguardo sempre vivo e carico di domande sulla realtà che ci circonda.

La progettazione, ha spiegato infatti Garuti, nasce dal desiderio di pensare a un modo migliore -più efficace, più conveniente e più bello- di compiere una determinata azione: dovremmo guardare ogni nostro gesto senza mai dare nulla per scontato!
L’acquisizione di una capacità progettuale è una dimensione fondamentale per far sì che i nostri studenti si approccino alla conoscenza della realtà con sguardo aperto e capace di generare.

Licei. Orizzontarsi, insieme nella scelta universitaria

Otto giornate per un totale di sedici incontri organizzati per aiutare i nostri studenti dei licei nella scelta universitaria più adeguato a loro. Tutto questo è il programma di Orizzontarsi. Peer to peer che vede il coinvolgimento di circa quaranta ex alunni della Fondazione Grossman, ora studenti universitari e delle accademie.

Durante i dialoghi i nostri studenti avranno la possibilità di porre domande di tipo organizzativo e pratico oltre a questioni orientative più generali.

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Siria. In tanta precarietà, una missione possibile…

Missione possibile? Questo il titolo scelto per l’incontro con Giacomo Gentile, operatore dell’Associazione Pro Terra Sancta, che ha raccontato questa mattina agli studenti dei licei e delle terze medie la situazione attuale in Siria e i progetti in campo per aiutare una popolazione che da undici anni vive in stato di guerra.

Un anno fa Gentile era intervenuto presso la nostra scuola per introdurci alla complessità della situazione mediorientale. Da quell’incontro sono nate alcune iniziative di raccolta fondi, ideate dai nostri studenti, che hanno portato a donare all’Associazione Pro Terra Sancta oltre 1.200 euro.

Il suo racconto ha preso il via dagli ultimi due mesi passati ad Aleppo, durante i quali ha potuto vedere come, nella devastazione di un Paese che stenta a ripartire, sia possibile costruire qualcosa partendo dal coinvolgimento di persone anche molto diverse ma con un obiettivo comune e dal desiderio di bellezza, che traluce soprattutto negli occhi dei bambini.

Da qui sono nati molti progetti tra i quali ne ha voluti presentare due: il primo, nato per rispondere alla carenza di elettricità, erogata per sole tre ore al giorno, che punta all’istallazione di pannelli solari, e il secondo, dedicato all’assistenza dei bambini presso il Franciscan Care Centre, un centro diurno in cui i bambini sono seguiti da un team di psicologi e insegnanti che si occupano della loro riabilitazione psicofisica e del reinserimento scolastico attraverso arte, musicoterapia e lezioni di sostegno.

Parlando dei progetti dell’Associazione, ha inoltre sottolineato il coinvolgimento delle persone, in particolare dei giovani, che si mettono in gioco per ricostruire il proprio Paese. Giovani che allo stesso tempo desiderano andare via da questa parte di mondo martoriata dalla guerra. In questa realtà così precaria, ci ha ricordato Gentile, stiamo scoprendo quanto sia fondamentale costruire giorno per giorno, perché quello che si riesce a capire insieme rimane per sempre anche se dovessero cambiare le condizioni. L’istante così assume un valore infinito, a prescindere da ciò che si riuscirà a mantenere nel tempo.

FAME DI INFINITO: il nostro augurio per un buon inizio

Fame di infinito. Questo il titolo scelto per la cartolina distribuita il primo giorno di scuola a tutti gli studenti di medie e licei.

Un titolo che desidera essere l’augurio per questo anno scolastico. “Sostare nel mistero senza averne paura, porsi le domande giuste, impattarsi con la concretezza della materia, osservarla, penetrare in essa, manipolarla; e proiettarsi così verso l’infinito. In una attesa operosa, densa di ascolto, di domanda, di curiosità, di tentativi, di errori e di riprese, di scoperte, di acquisizioni“.

Per introdurre l’anno è stato proiettato il classe un video in cui il rettore, Raffaela Paggi, e la preside del liceo scientifico, Antonia Chiesa, spiegano la scelta del testo e dell’immagine.

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Liceo. Dal Dantedì alla Danteweek

Cosa organizzare per il Dantedì? Le professoresse di letteratura italiana dei licei classico e scientifico hanno deciso di lanciare una sfida ai propri alunni: far emergere come il Dante che incontriamo in classe intercetti le nostre vite.

Da qui la proposta di realizzare dei video di pochi minuti partendo da queste domande:

  • cosa mi ha detto Dante?
  • quando me lo ha detto, ossia a partire da quale testo/verso/parola/terzina/immagine?
  • perché mi ha colpito? e/o che domanda mi ha fatto sorgere?

Guarda la intro della professoressa Daniela Muzio, docente di letteratura italiana e vai alla pagina dedicata alla Danteweek

Scientifico. A scuola di design – incontro con Davide Cevoli

Giovedì 25 febbraio il designer Davide Cevoli ha incontrato gli studenti del primo anno del Liceo Scientifico. Il racconto di genesi e sviluppo di due progetti di prodotto, un tagliaerba e una fresa a controllo numerico, nati nella Scuola di Design del Politecnico di Milano, è stata una vera sfida per i ragazzi.

A partire dalla definizione della richiesta e dall’analisi di mercato si dipana un processo creativo espresso attraverso schizzi euristici, disegni in scala, dettagli esecutivi, mockup, modellazioni tridimensionali.

Non mi sono inventato niente, ho solo guardato a quello che c’era già.

L’acuta osservazione del designer stabilisce nessi nuovi fra dettagli dell’esperienza quotidiana, aggirando gli ostacoli con entusiasmo per rispondere a necessità concrete. Uno dei due progetti, la fresa, viene ingegnerizzato e prodotto: è talmente innovativo che permette a Davide e ai suoi soci di fondare una start up che ne porta il nome, Goliath.

I problemi da risolvere sono tuttavia ancora molti. Gli studenti hanno ragionato, infatti, sulle implicazioni pratiche della realizzazione: precisione del taglio, produzione di scorie, durezza delle lame, dimensione relativa delle diverse componenti e costi di produzione.

Le domande degli studenti e dei docenti riguardano anche il percorso di formazione di Davide. Un percorso che l’ha portato a frequentare il Liceo Scientifico, sviluppando una grande passione per il disegno e la tecnologia, e si è spinto fino al Master in Design & Engineering del Politecnico. All’incontro hanno potuto partecipare anche gli studenti del quarto e quinto anno dei Licei interessati al campo del Design nell’ambito delle iniziative per l’Orientamento universitario.

Licei. Orizzontarsi – insieme nella scelta universitaria

La scelta universitaria rappresenta un momento importante nel percorso di studi dei nostri studenti dei licei, per questo già nei mesi scorsi abbiamo iniziato una serie di incontri all’interno del programma del PCTO ( Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) per aiutarli e compiere insieme anche questo pezzo di strada.

Dopo i primi appuntamenti con professionisti ed esperti, abbiamo pensato fosse utile organizzare una serie di incontri con studenti universitari. Da qui è nata l’idea di cinque giornate di dialoghi con ex alunni della nostra scuola, ora studenti universitari e delle accademie, durante i quali sarà possibile rivolgere domande di tipo organizzativo e pratico oltre a questioni orientative più generali.

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Licei. Rispetto delle regole, rispetto della persona

Giovedì 22 gennaio, nell’ambito dei laboratori PCTO finalizzati all’orientamento post diploma, si è svolto l’incontro Rispetto delle regole, rispetto della persona con Marta Cartabia, docente universitario di Diritto costituzionale e presidente emerita della Corte Costituzionale.

Gli studenti si erano preparati con i loro docenti di filosofia su un suo testo inerente alla tematica del rapporto tra rispetto delle regole e libertà personale. Tutti i ragazzi delle classi quarte e quinte hanno potuto interloquire in collegamento e porre le loro domande alla professoressa.

Siamo profondamente grati alla docente e ad altri validi studiosi che come lei ci stanno dando la disponibilità, gratuitamente e con passione, ad accompagnare i nostri studenti nell’impegnativa scelta dell’indirizzo universitario e nella comprensione dell’attualità. I nostri giovani hanno infatti bisogno di esponenti della cultura, del mondo del lavoro e delle istituzioni che abbiano la sensibilità di mettersi al loro servizio, parlando a e con loro, soprattutto in questo periodo in cui la demotivazione allo studio e la dispersione scolastica stanno raggiungendo livelli drammatici.

Le costituzioni

La Costituzione nasce e vive nell’esperienza di un popolo. I principi costituzionali, che esprimono ideali e valori altissimi – come la libertà, l’eguaglianza, la dignità umana e la solidarietà – non hanno in sé stessi le risorse per attuarsi. Essi devono trarre la loro linfa dal vissuto della comunità, dalla cultura condivisa, dalle risorse umane esistenziali che il diritto da solo non è in grado di generare. Il diritto è come l’argine di un corso d’acqua: imprime una direzione alla corrente, la orienta verso il suo scopo, ne contiene il potenziale distruttivo. Ma la sorgente dell’acqua è collocata a monte, viene prima, precede il mondo giuridico”. Con queste parole Marta Cartabia, ha concluso il suo intervento durante l’incontro con gli studenti di quarta e quinta dei licei della Fondazione Grossman.

Un dialogo, quello tra i ragazzi e la professoressa Cartabia, iniziato da una domanda sulla parola rispetto: rispetto delle leggi, rispetto della persona, rispetto dell’altro. Una parola che risulta tra quelle fondamentali della Costituzione del nostro Stato e che dovrebbe stare alla base della nostra convivenza politica, sociale ed economica.

La parola rispetto

Che cosa c’è bisogno perché una parola così decisiva possa diventare realmente esperienza, dato che neanche il ripeterla o renderla legge sembra garantire la sua attuazione? 

A partire da questa domanda la presidente Cartabia ha accompagnato gli studenti in un percorso alla scoperta del diritto e della legge. Ha così illustrando i diversi significati giuridici della parola rispetto a partire da fatti di cronaca e da momenti decisivi per la storia del mondo giuridico: dalla dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d’America del 1776 alla nascita della Costituzione repubblicana del 1948, dalla lotta contro l’apartheid, fino alla sconfitta della segregazione razziale. Alcuni brani della letteratura classica e contemporanea, dall’Antigone di Sofocle a Ciaula di Pirandello hanno punteggiato il dialogo, offrendo agli studenti immagini vivide, capaci di rendere comprensibili anche i concetti giuridici più complessi.

In conclusione ha sottolineato come le Costituzioni non siano la descrizione di una realtà acquisita una volta per tutte, ma siano sempre una meta da conquistare e da riconquistare giorno per giorno, come anche la storia delle più consolidate democrazie mostra proprio di questi tempi e come ha espresso Benedetto XVI nella Spe Salvi, 24: “Poiché l’uomo rimane sempre libero e poiché la sua libertà è sempre anche fragile, non esisterà mai in questo mondo il regno del bene definitivamente consolidato. […] Se ci fossero strutture che fissassero in modo irrevocabile una determinata – buona – condizione del mondo, sarebbe negata la libertà dell’uomo, e per questo motivo non sarebbero, in definitiva, per nulla strutture buone”.

Il rispetto nell’esperienza quotidiana

Molti i messaggi pervenuti da parte degli studenti attestanti l’apprezzamento per l’incontro e il desiderio di continuare il dialogo. Proponiamo qui il contributo pervenuto da una studentessa che ripercorre i punti salienti della lezione.

Giovedì 20 gennaio abbiamo partecipato a un incontro sulla tematica del rispetto tenuto dalla professoressa Marta Cartabia, Presidente emerito della Corte Costituzionale.

A seguito di un lavoro svolto in classe con i nostri docenti, che prevedeva la lettura di un documento (scritto dalla stessa relatrice) dedicato ad approfondire alcune tematiche legate alla costituzione e al rispetto, sono sorte alcune questioni. In particolare la domanda di fondo emersa dalle perplessità di noi studenti riguardava la relazione tra il rispetto delle leggi e delle persone e la sua attuazione nell’esperienza quotidiana.

Tre livelli di rispetto

Per rispondere a questa domanda la relatrice ha ritenuto opportuno distinguere tre diversi livelli di rispetto: delle leggi da parte dell’uomo, nei confronti dell’uomo da parte delle leggi e tra le persone, gli uni versi gli altri.

Prima di addentrarsi nelle differenze che caratterizzano questi aspetti, è stato di grande aiuto puntualizzare la differenza tra ragionevolezza e razionalità di una legge. Quando una regola è verificata e confermata dall’esperienza allora la si può considerare ragionevole; se invece ci si limita a considerarla esclusivamente dal punto di vista della sua tenuta logica si applica una razionalità che non necessariamente porta alla giustizia.

Una legge ragionevole ha l’intento di preservare un’autentica esperienza umana e sociale ponendo un limite come un argine fa con il fiume: in questo modo la legge del più forte, teorizzata da Hobbes e riassunta nel celebre motto homo homini lupus, viene meno attraverso un utilizzo più responsabile della libertà umana.

Proprio sul tema della libertà si basa la relazione tra il rispetto delle regole e la sua attuazione nell’esperienza. Come suggerisce il Papa emerito Benedetto XVI nella sua enciclica Spe Salvi, se un uomo proponesse una organizzazione legislativa ritenuta come in sé perfetta, questa non sarebbe tale dal momento che non terrebbe in conto la libertà umana.

Ritengo che questo incontro sia stato molto utile e abbia offerto diversi spunti per la riflessione personale.

(Marta Dipilato 5k)

Perché scegliere i nostri licei?

Perché scegliere i nostri licei Classico e Scientifico? Che esperienza fanno i nostri studenti?

Per rispondere a queste domande è nata l’idea nei nostri ragazzi di raccontare chi sono. Alcune brevi e divertenti interviste per descrivere, a chi vorrebbe iniziare un percorso di studi presso i licei della Fondazione Grossman, che esperienza fanno e hanno fatto durante questi anni. Ma soprattutto un modo particolare per comunicare le aspettative e l’augurio che i ragazzi più grandi desiderano rivolgere ai primini, attuali e futuri, in questo particolare anno scolastico.