Secondaria – Anche in casa l’esperienza della conoscenza

Ogni occasione d’incontro con la realtà può fornire spunti interessanti quando si è coinvolti in un’esperienza di conoscenza. Così anche stare in casa può essere l’occasione di fare esperienza diretta della matematica. 

La sfida iniziale lanciata ai ragazzi di prima media è stata quella di cercare e fotografare in casa angoli la cui ampiezza misurasse 30°, o 45°, o 60°, o 90°.

Per intraprendere la sfida, in mancanza degli strumenti, è stato necessario costruirli. Così la prima tappa del lavoro è diventata la costruzione delle squadrette di carta (30°, 60°, 90° e 45°, 45°, 90°). Comprendere dallo schermo le istruzioni non è stato semplice e per tutti avere le proprie squadrette a casa è stata una conquista, poiché quelle vere si trovavano a scuola.

Il lavoro successivo di ricerca ha permesso ai ragazzi di fare esperienza diretta dell’ampiezza di angoli noti, dovendoli confrontare con ciò che vedevano intorno a loro.

È stato possibile mettere in gioco e rinforzare il concetto di congruenza fra due angoli: sovrapporre perfettamente l’angolo della squadretta all’angolo trovato è la verifica della misura della sua ampiezza. Una ricerca che necessita l’osservazione e la stima di ciò che si vede e la successiva verifica con gli strumenti. Tanti ragazzi hanno lasciato traccia nella loro foto della verifica che hanno fatto, dimostrando all’interlocutore la correttezza della loro stima.

Un aspetto entusiasmante per i ragazzi è che il particolare, magari prima sconosciuto, sia potuto diventare fonte di conoscenza, anche in una realtà ristretta come la casa.

Il lavoro mi è piaciuto tantissimo, perché ho visto che anche solo nei nostri ambienti casalinghi possiamo trovare tanti angoli che ci circondano. Ha scritto uno studente. E un’altra ragazza ha scritto: A me è piaciuto molto questo lavoro, perché è una cosa nuova e che non facciamo di solito che mi ha interessata.

A lezione in videoconferenza ho mostrato tutti i lavori ai ragazzi in un power point. Questa modalità è stata una ricchezza: tutti si sono resi conto di chi si era spiegato meglio, delle mie eventuali correzioni e di chi si era messo davvero in ricerca.

La disponibilità al confronto ha fatto emergere una certa maturità nei ragazzi, molti dei quali mi hanno mandato altri angoli o le correzioni dei loro lavori.

A seguito dell’entusiasmo mostrato per il lavoro proposto ho lanciato un’ultima sfida: trovare in casa degli angoli che fossero somma di angoli delle squadrette. Alcuni hanno accettato la sfida mostrandosi capaci di trovare angoli somma per accostamento di angoli consecutivi tramite gli strumenti. Oltre al corretto utilizzo delle squadrette ho potuto verificare la capacità dei ragazzi di associare all’angolo somma la sua ampiezza.

Prof. Marta Borgonovo

Guarda il lavoro realizzato dai ragazzi: Alla ricerca degli angoli

alla ricerca degli angoli