Festa di fine anno 2017 – Licei Classico e Scientifico

Sabato 17 giugno siamo stati testimoni di un bellissimo momento di festa finale con alunni, professori e genitori dei nostri Licei Classico e Scientifico.
Il momento iniziale è stato la Santa Messa presso la Chiesa del Murialdo con il nostro carissimo amico Don Carlo Romagnoni che sempre ci accompagna come un padre.
La cena per tutti è stata allestita nel giardino della Fondazione con uno spazio speciale riservato ai ragazzi delle classi quinte e ai loro genitori.
A seguire è cominciata la festa con la musica dei ragazzi della band “PAJOLA&Co”. Sul palco insieme agli strepitosi presentatori “Igi&Capets” si sono esibite ballerine e avvicendati personaggi rilevanti che hanno lasciato un segno in questo anno scolastico.
Special Guest della serata è stato il professor Strippoli – ricercatore del Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale dell’Università di Bologna –  che i ragazzi dei Licei hanno incontrato nel su laboratorio dove studia con il suo gruppo di ricerca la Trisomia 21 (Sindrome di Down).
La sua ricerca è volta a identificare una cura per la disabilità intellettiva associata a tale sindrome, che rappresenta anche la più frequente anomalia genetica nell’uomo. Per questo, durante la serata, sono stati raccolti a titolo di donazione circa 2.000 euro!
La serata è proseguita con alcuni filmati relativi alle uscite didattiche dell’anno appena trascorso e con la premiazione dei Tornei sportivi della scuola che si sono svolti lo scorso 8 giugno.
Ai maturandi è stato dedicato un saluto con un filmato riassuntivo dei momenti salienti del loro percorso nei nostri Licei.

Vogliamo ringraziare tutte le persone che hanno collaborato alla realizzazione di questa bella serata, i ragazzi del COFFA (Comitato Organizzazione Festa Fine Anno) e tutti coloro che hanno partecipato.

Auguriamo un grande in bocca al lupo ai ragazzi delle classi quinte per gli esami di maturità e per tutti l’augurio di buone vacanze!

 

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Infanzia – Una giornata in fattoria

Tutti i bambini della Scuola dell’Infanzia della Fondazione Grossman si sono recati in uscita presso la fattoria didattica “Le Cave del Ceppo” trascorrendo una bellissima giornata all’aperto, visitando gli animali della fattoria e attraversando il fiume Adda con il battello.
I bambini hanno potuto dar da mangiare agli asinelli e provato a mungere le caprette e durante il giro sul battello hanno conosciuto i nomi di alcuni animali selvatici che abitano in quella zona riconoscendoli al loro passaggio.

 

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Primaria – Mostra finale classi quinte

“Nacque il tuo volto da ciò che fissavi” Karol Wojtyla

Le classi quinte della Scuola Primaria della Fondazione Grossman hanno concluso l’anno scolastico mostrando il percorso di osservazione e descrizione della figura umana svolto in classe nelle ore di arte e italiano.

L’Aula Magna è diventata una vera e propria galleria d’arte dove i ragazzi hanno presentato alle loro famiglie il frutto del loro lavoro. La scoperta più grande è stata verificare come l’imparare ad osservare porti ad imparare a disegnare.
L’osservazione è dunque, come ci insegna Leonardo da Vinci, un metodo di conoscenza!

 

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Licei Classico e Scientifico – Orientamento alla scelta universitaria 2017

È appena terminato il percorso di Orientamento universitario proposto agli alunni delle classi quarte e quinte dei Licei della Fondazione.
La scuola propone nell’arco di due anni un ciclo di almeno sei incontri che, toccando ambiti e tematiche differenti, nasce da domande dei ragazzi legate a specifiche esigenze didattiche trattate in classe o da domande personali.
Scopo di questi incontri è aiutare e sostenere gli studenti nell’importante fase della scelta della facoltà universitaria. Incontrando professionisti di vari settori, emerge la possibilità di scoprire e approfondire sempre di più che il nesso fra ciò che si studia quotidianamente in classe e  il mondo.
Lo scorso anno i ragazzi hanno avuto modo di ascoltare gli interventi di professionisti e studiosi legati al mondo umanistico e giuridico; quest’anno il percorso è proseguito accostandosi al mondo scientifico e sociale.

 

Il primo relatore di quest’anno è stato il prof. Marco Fattore, Ricercatore e Docente in Statistica e Data Science al Dipartimento di Statistica e Metodi Quantitativi all’Università di Milano-Bicocca.
A partire da contenuti specifici dalla facoltà di Statistica, il prof. Fattore è stato in grado di aiutare i ragazzi a leggere tanti dati ai quali molto spesso non prestiamo la dovuta attenzione, ma che tuttavia sono elementi fondamentali nella nostra esperienza quotidiana per la comprensione del mondo e della sua complessità.

 

Nel secondo appuntamento i ragazzi hanno incontrato l’ing. Paolo Morlacchi, ingegnere civile.
Nel corso del suo intervento, grazie al racconto della carriera universitaria e professionale e ad utili esempi di interventi reali vissuti “sul campo” dallo stesso relatore e corredati da fotografie e video, l’ing. Morlacchi ha illustrato ai ragazzi ciò in cui consiste il lavoro di un ingegnere civile, chiamato a essere utile al mondo attraverso la paziente opera di costruzione di infrastrutture.

 

Nel terzo ed ultimo appuntamento i ragazzi hanno incontrato la prof.ssa Ivana Pais, docente associata di Sociologia economica nella Facoltà di Economia dell’Università Cattolica di Milano.
La prof.ssa Pais, studiosa di nuove forme del lavoro nell’economia digitale, ha affrontato il tema della sharing economy, a partire dagli studi condotti nella metà del secolo scorso da Karl Polanyi e le sue tre forme di integrazione tra economia e società, passando per la nuova fase della crisi economica del 2008, fino all’attuale situazione dei giorni d’oggi.

 

 

Clicca di seguito per scoprire i racconti dei ragazzi:

-Incontro con Marco Fattore

-Incontro con Paolo Morlacchi

-Incontro con Ivana Pais

 

 

 

 

Festa di fine anno 2017 – Infanzia, Primaria, Secondaria I grado

Sabato 27 maggio si è tenuta la festa di fine anno scolastico delle Scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado!

 

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Secondaria I grado – Uscita didattica a Cremona

Il lavoro ben fatto

Come si costruisce una campana? E un violino?
Non ci si può recare a Cremona senza porsi queste domande e trovare chi, con passione per il proprio mestiere e per la tradizione in cui è cresciuto, può aiutare a rispondere.
Così l’uscita didattica delle quattro classi prime della Scuola Secondaria di I grado è stata un tuffo nelle tradizioni che hanno reso Cremona fam
osa in tutto il mondo ed un momento di incontro con veri artigiani ed artisti. Una tappa fondamentale è stata la fonderia Allanconi dove Emanuele ha guidato i ragazzi alla scoperta delle delicate fasi di produzione di una campana, fino ad ascoltarne e produrne il suono.
A seguire le classi hanno potuto visitare una bottega di un liutaio, vedere come da diverse essenze legnose si possa arrivare a creare un violino con strumenti che in parte ricordano quelli utilizzati in laboratorio di tecnologia. 
Ed infine una visita al centro storico della città per vederne la piazza del Duomo ed immedesimarsi nella storia di un comune medievale.
Ogni momento è stato oggetto di lavoro grazie ad un libretto preparato ad hoc dagli insegnanti che ha permesso di porre domande non solo nelle b
otteghe o alla fonderia, ma ai Cremonesi che, fieri della propria storia, non si sono tirati indietro!
Chi è Sant’Omobono? 
E la Bertazzola?
Chiedetelo ai Cremonesi o, ancor meglio, ai nostri ragazzi, ormai esperti!

 

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Licei e Scuola Secondaria di I grado: Incontro con il prof. Bersanelli

Lunedì 8 maggio la Fondazione ha ospitato il prof. Marco Bersanelli, professore ordinario di Astronomia e Astrofisica e direttore della Scuola di Dottorato e Fisica Applicata presso l’Università degli Studi di Milano. Studioso di Cosmologia e in particolare di misure del Fondo Cosmico di Microonde (CMB), la prima luce dell’universo. Inoltre, il prof. Bersanelli, collabora presso l’Istituto Nazionale di Astrofisica e l’Agenzia Spaziale Europea ed è fra i principali responsabili scientifici della missione spaziale Planck (1992-2009).

L’incontro è stato proposto prima alle classi quarte dei nostri Licei Classico e Scientifico, e a seguire alle classi seconde della Scuola Secondaria di I grado. La ragione era fare in modo che i ragazzi incontrassero un uomo, un testimone, all’interno dei rispettivi percorsi di orientamento, tanto all’università quanto alla scuola superiore.

Accade ai ragazzi che, quando cominciano a farsi largo le preoccupazioni delle scelte di studio per il futuro, sorgano le domande più vere, e avere di fronte un adulto che testimoni come ha preso seriamente le proprie passioni fin dalla giovanissima età, è sembrata una occasione privilegiata da non perdere.
Il professore ha condiviso un tratto della sua vita attraverso racconti, mostrando come è nata in lui la curiosità per il cielo, come si è fatto largo nella sua vita il desiderio di dare tempo ed energie a questo studio, chi sono stati i suoi maestri, fino a quando questo interesse è diventato la professione della sua vita in una continua e appassionante ricerca.
Tutti i ragazzi si sono mostrati curiosi e incantati dai racconti del professore, tanto che ne è sorto un dialogo appassionato e incalzante che certamente potrà essere un piccolo ma rilevante contributo nell’individuazione dei criteri su cui fondare le prossime scelte scolastiche.

 

 

 

Primaria – Uscite didattiche finali

Nel corso degli ultimi mesi, tutte le classi della Scuola Primaria della Fondazione Grossman hanno svolto le uscite didattiche conclusive del percorso dell’anno scolastico.

Le classi prime sono andate alla Cascina Caiella di Casorate Primo dove hanno potuto raccogliere le fragole, per poi farne una buonissima confettura che hanno portato a casa. Durante il pomeriggio, i bambini hanno potuto godere di una giornata in campagna giocando all’aria aperta e svolgendo un’attività didattica sul travaso delle piantine di fragole.

Le classi seconde si sono recate nuovamente alla Cascina Guzzafame per scoprire il meraviglioso mondo delle api guidati dal simpatico apicoltore Mauro. Dopo aver osservato da vicino un’arnia e aver imparato il ciclo vitale di questi laboriosi insetti, i bambini hanno costruito una candela in cera d’api che hanno tenuto come ricordo di questa bella giornata.

Per avvicinarsi alla misteriosa e affascinante civiltà egizia, le classi terze hanno visitato il Museo Egizio del Castello Sforzesco di Milano: papiri, geroglifici, scarabei, sarcofagi e, naturalmente, le mummie!
Attraverso un laboratorio, che ha previsto la loro partecipazione attiva e concreta,  i bambini hanno avuto la possibilità di approfondire alcuni aspetti relativi alla lavorazione dei metalli e alla scrittura.

Le classi quarte si sono recate all’Isola Comacina per conoscere un ambiente lacustre e per approfondire le conoscenze in ambito scientifico/geografico, utilizzando mappe per l’orientamento.
E’ stata anche occasione di incontro con un borgo caratteristico del Lago di Como con la sua Chiesa di San Giorgio, esempio di architettura lombarda del XIV secolo.

Per concludere il quinquennio, le classi quinte hanno visitato la città di Aosta per scoprire i resti della civiltà romana: la Villa Romana e della Consolata, Porta Pretoria, il Criptoportico e molto altro. Il secondo giorno i ragazzi si sono recati a Courmayeur, per vivere insieme una giornata sportiva all’insegna del divertimento.

 

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Primaria – Incontri con l’Accademia Ambrosiana

In occasione della “Bottega della Musica”, gli alunni della Scuola Primaria della Fondazione Grossman hanno conosciuto alcuni musicisti della Scuola di Musica Accademia Ambrosiana.
Lo scopo di queste lezioni è stata la possibilità di scoprire alcuni strumenti musicali e di imparare a gustare la bellezza della musica.
Il lavoro è cominciato con le classi prime allo scorso Open Day ed è proseguito con un laboratorio sulle percussioni condotto dal maestro Marcello Colò per le classi seconde. Il maestro, mostrando strumenti a percussione primitivi, tradizionali e costruiti da lui stesso, facendo costruire ai bambini maracas, nacchere e tamburelli con materiali di riciclo e dirigendoli come una piccola orchestra, ha trasmesso la sua passione e ha arricchito la loro conoscenza.
Le classi terze e quarte hanno avuto la possibilità di assistere a due incontri con quattro maestri che hanno fatto conoscere i loro strumenti musicali: pianoforte, violoncello, arpa e flauto traverso.
Entrambi i momenti hanno incuriosito, appassionato e stimolato domande molto interessanti!

 

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Liceo Classico – Viaggio di istruzione a Mosca e San Pietroburgo

Le classi quarta e quinta del Liceo Classico della Fondazione Grossman dal 28 marzo al 2 aprile hanno visitato San Pietroburgo e Mosca, spinte dal desiderio di rispondere alla domanda: che cos’è la Russia oggi?
Per cominciare a rispondere a tale domanda abbiamo intrapreso la strada propria del Liceo Classico, che studia il passato per comprendere il presente. L’incontro con il popolo russo, fino a intravedere il cuore del suo animo, è stato graduale e progressivo.

La percezione della dimensione contemplativa della religiosità ortodossa, in cui la bellezza è un momento privilegiato del rapporto col divino, ha permesso di comprendere in profondità espressioni artistiche della tradizione bizantina come le icone di Rublev che abbiamo ammirato alla Galleria Tretyakov e le ricche iconostasi delle chiese ortodosse. Tale approfondimento ci permette inoltre un approccio più consapevole a forme d’arte russa recenti e di notevole influenza sull’arte contemporanea, come l’astrattismo.
Sia San Pietroburgo che Mosca sono città progettate, espressione urbana di un potere forte, quello zarista e quello sovietico, che trasforma lo spazio costruito per interpolazioni di architetture rappresentative, riconoscibili, maestose, ma che tuttavia dialoga con le tradizioni culturali e caratteristiche territoriali: le finiture a colori accesi del Barocco russo rispondono alla luce chiarissima e all’aria tersa di San Pietroburgo, le cupole a bulbo dorate e variopinte di San Basilio e delle chiese del Cremlino concludono la scenografia della Piazza Rossa come un profondo e costante riferimento all’Oriente.

L’incontro con il prof. Kotelnikov su Dostoevskij ci ha fatto intuire che le idee che sono arrivate dall’Europa a San Pietroburgo, prima illuministiche poi fin nichilistiche, sono sì sfociate nella tragedia sovietica del XX secolo, senza però riuscire a distruggere del tutto la tradizione millenaria di questo popolo, che tra tante contraddizioni continua nei suoi punti più lucidi a leggere la propria storia più come un nostro medievale qual è Dante che come un occidentale di oggi. Basti pensare che per un sacerdote ortodosso la storia della propria chiesa, consacrata nel 1913 e trasformata in età sovietica in latteria per essere solo in questi anni restituita al culto, è il ripetersi della passione di Cristo nella storia degli uomini, che in questo modo rivivono su di sé la purificazione dell’esilio degli Ebrei a Babilonia. Nessuno di noi ragionerebbe così oggi, ma questa ipotesi, così vicina alla concezione medievale della storia – vissuta dagli uomini ma scritta da Dio – risponde all’esigenza di senso rispetto ad avvenimenti altrimenti solo drammatici.
Del resto, è stato significativo poter visitare a Mosca il museo statale del Gulag: la difficile memoria del proprio passato recente inizia ad affiorare in modo critico e senza infingimenti in alcuni luoghi del Paese.
Andando ancora più in profondità, la canonizzazione nel 2000 dell’ultimo zar Nicola II come “portatore della Passione”, in quanto non si è opposto con la violenza ai propri carnefici perdonandoli a imitazione di Cristo, non è solo una riabilitazione della sua figura, di cui un occidentale sottolineerebbe più che altro il poco felice operato politico, ma ancora la possibilità di trovare un senso agli eventi di cui è stato protagonista: egli infatti chiese di non essere vendicato perché il male non può sconfiggere il male, ma solo l’amore può farlo.
La Russia oggi è difficile da comprendere, ma abbiamo cominciato ad accorgerci che forse lì possiamo ancora attingere squarci vivi del mondo che studiamo nel nostro Liceo: dalla visione della realtà di un Dante, che realizza nella Commedia una ripresa della Bibbia analogamente a come i russi riprendono il libro sacro nelle loro icone, al grande tema del rapporto tra autorità civile e religiosa, che le due aquile della nuova bandiera russa richiamano rifacendosi all’antichissima tradizione greco-romana.