Ucraina. Immedesimarsi e alimentare fiammelle di speranza
Immedesimarsi con chi sta soffrendo a causa della guerra e alimentare ‘fiammelle’ di bene e di speranza. Con queste ragioni, seguendo le parole di Papa Francesco e dell’Arcivescovo di Mosca, monsignor Pezzi, è nata la proposta di una raccolta di prodotti per aiutare gli Ucraini, soprattutto donne e bambini, che hanno trovato rifugio in Polonia.
Così questa mattina i nostri studenti, dall’infanzia ai licei, hanno portato ciascuno un prodotto. A guardare con attenzione negli scatoloni dei vari livelli di scuola, salta all’occhio che ogni età si è diversamente immedesimata nelle esigenze dei profughi, come se ciascuno avesse pensato a un suo coetaneo – e dunque a sé – nel bisogno. All’infanzia e alla primaria abbondano infatti pennarelli, matite, quaderni e pannolini, mentre alle medie e ai licei materiale sanitario, shampoo, assorbenti e detersivi.
Ora i nostri scatoloni saranno affidati ad IBVA (Istituto Beata Vergine Addolorata): associazione benefica milanese attiva fin dal 1801, che si occuperà di fornire i mezzi di trasporto, i magazzini e il personale volontario per l’inventario e lo stoccaggio.