Licei. Rivivi lo spettacolo de Il Ventaglio

Ad accogliere lo spettatore all’ingresso a teatro i sorrisi e gli sguardi sicuri degli attori a passeggio nel foyer, già entrati nei loro personaggi, in attesa dell’inizio della commedia Il Ventaglio di Carlo Goldoni.

Poi si sono spente le luci. L’attesa. Lunghi mesi di lavoro si giocano in una serata. Così è iniziata la rocambolesca catena di intrighi, litigi, scazzottate e innamoramenti, alla rincorsa di un fantomatico ventaglio, pegno d’amore per Candida (o forse per Giannina…?).

I nostri attori sono stati in grado di farci ridere. Per un’ora. Chi con una battuta, chi con lo sguardo, chi con il silenzio. Il corpo e la mente di ciascuno al servizio di un solo scopo comune.

E alcuni di loro si sono mostrati diversi da come li abbiamo conosciuti fino ad ora: il lavoro su un personaggio, su una situazione, su un dialogo, di certo faticoso e lungo, ha permesso a una nuova parte di loro di emergere, tramite la lingua antica di Goldoni.

E noi, che li guardavamo, certamente siamo usciti più leggeri, non solo per le risate, ma perché abbiamo riconosciuto in loro e nei loro personaggi qualcosa di umano che appartiene anche a noi.

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