Per essere fedele alla sua missione di soggetto educativo la scuola ha bisogno di riferimenti autorevoli che indichino l’ideale a cui tutta l’attività è rivolta e che offrano un paragone per verificare criticamente passi e ragioni delle scelte educative e didattiche.
Non sono qui perché voi riteniate come vostre le idee che vi do io, ma per insegnarvi un metodo vero per giudicare le cose che io vi dirò. E le cose che io vi dirò sono un’esperienza che è l’esito di un lungo passato: duemila anni (L. Giussani, Il rischio educativo).
L’importanza dell’esperienza e della verifica personale per conoscere la realtà e per introdursi nel suo significato sono tra i suggerimenti più preziosi della proposta educativa di Luigi Giussani, sacerdote e fondatore del movimento di Comunione e Liberazione, a cui la Fondazione si ispira nei suoi fondamenti pedagogici e culturali.
Dalla sua concezione di uomo, capace di giudicare e riconoscere quello che meglio risponde alle esigenze di senso, verità, giustizia e bellezza, è nato un modo di fare scuola e di insegnare che non pone, idealmente, nessuna separazione tra educazione e didattica, essendo la seconda funzionale a introdurre il giovane nella ricchezza della tradizione e a fornirgli adeguati strumenti per verificarne il valore nel presente.
La Fondazione è intitolata a Vasilij Grossman, giornalista e scrittore (Berdičev, 1905 – Mosca, 1964), coraggioso e instancabile nella ricerca e nella descrizione del vero.
Nel suo più importante romanzo, Vita e destino, afferma con forza il valore della persona e della libertà, irriducibili anche nelle situazioni ideologicamente più violente: Il desiderio di libertà non può essere sradicato. È stata soffocata, la libertà, ma è sopravvissuta. Un uomo ridotto in schiavitù diventa schiavo per volontà della sorte, non per sua natura. Il desiderio congenito di libertà non può essere amputato; lo si può soffocare, ma non distruggere. […] L’uomo non rinuncia mai volontariamente alla libertà. E questa conclusione è il faro della nostra epoca, un faro acceso sul nostro futuro (Vasilij Grossman, Vita e destino).
La scelta di Grossman nasce dal desiderio di perseguire nella nostra proposta educativa gli aspetti essenziali caratterizzanti la dimensione fondamentale dell’uomo, tra cui innanzitutto la lealtà nella ricerca del vero e la libertà di aderirvi quando lo si scopre.