Memoria e pace – scarica la relazione

Il 10 dicembre il Nobel per la pace è stato assegnato ad Ales’ Bjaljacki, dissidente bielorusso attualmente in carcere, alla ong ucraina «Center for Civil Liberties» e all’associazione russa «Memorial».  Tre realtà di tre Paesi in cui i diritti umani sono calpestati, e che oltretutto sono in guerra tra loro.

Per comprendere le ragioni dell’assegnazione a «Memorial», abbiamo invitato Marta Carletti Dell’Asta, ricercatrice della Fondazione Russia Cristiana, all’evento promosso da Fondazione Grossman intitolato «La pace si può» che si è svolto presso san Leonardo Murialdo il 30 novembre.

Attraverso la sua testimonianza, la relatrice ci ha proposto una strada fatta di memoria, responsabilità, amore alla verità, dialogo e argomentazione. Un compito affidato a ciascuno di noi, chiamati uno per uno a compiere cose grandi, come ci ha detto padre Vincenzo, lieto e certo, durante la Santa Messa.

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